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Giunta regionale, la Tesei pronta a chiudere la partita: due incontri fondamentali oggi, i movimenti nei partiti

Ore decisive per la composizione della Giunta regionale guidata dalla neo-Governatrice Donatella Tesei che aveva promesso tempi brevi

Ore decisive per la composizione della Giunta regionale guidata dalla neo-Governatrice Donatella Tesei che aveva promesso tempi brevi, dalla sua proclamazione - avvenuta venerdì scorso, lunedì l'ingresso a Palazzo Donini - per l'individuazione dei nomi degli assessori e l'assegnazione delle deleghe. Da ambienti vicini alla Presidente e ai maggiori partiti - Lega e Fratelli d'Italia - arriva la conferma di un cruciale doppio incontro previsto nel pomeriggio di oggi: summit con Matteo Salvini e poi con Giorgia Meloni. La Tesei vuole rimarcare sia il rispetto per la sua maggioranza ma anche la sua autonomia per assicurare un governo dell'Umbria in grado di lavorare con obiettivi comuni da qui ai prossimi 5 anni. Dunque una Governatrice che non va agli incontri con i leader nazionale per acquisire strategia, ma per dire la sua e cercare una mediazione. 

Salvini, ad oggi, ha ribadito chiaramente ai suoi uomini in Umbria che i nuovi assessori se scelti tra gli eletti consiglieri regionali dovranno dimettersi per due motivi: primo, per evitare ribaltoni e strani passaggi politici dopo il mandato ottenuto dagli elettori; secondo perchè in questa maniera il gruppo Lega sarà maggiormente presente e proficuo in tutte le commissioni del Consiglio regionale. La regola, a quanto sembra ormai assodata, non riguarderà tutta la Giunta ma solo i leghisti. In forte rialzo le quotazioni della perugina Fioroni e del ternano Melasecche, ma molto dipenderà se la Lega otterrà 3 o 2 assessori.

Nodo della vice-presidenza a Forza Italia: nonostante i rumor e qualche veto Roberto Morroni, l'ex sindaco di Gualdo Tadino, è e resta in pole. Ma il doppio incarico - assessore e consigliere regionale - di fatto svuota il gruppo forzista in consiglio regionale. Una situazione che potrebbe penalizzare un partito come Forza Italia che ha il diritto-dovere di ricostruire il proprio tessuto organizzativo sui territori per rilanciarsi a livello elettorale anche in Umbria. Morroni è disposto anche ad occuparsi del gruppo e del partito rinunciando all'importante incarico di governo a cui è stato già pre-allertato dalla Tesei. Ma ad una condizione: che in Giunta vada una personalità di spicco e di grande qualità ben targata Forza Italia. Nessun ripescaggio tra i non eletti.  Tra gli azzurri comunque c'è molto fermento e sono diverse le strategie in campo. 

Lista Tesei: l'Agabiti-Urbani ha ottenuto molti voti di preferenza. Ma la vera incognita di questa partita è proprio l'assessorato ai civici. La lista non ha ottenuto neanche il 4 per cento, andando dietro persino a quella dell'asse di centrosinistra Fora-Bianconi. Le cose si complicano per il via del fatto che la Urbani al momento non è interessata ad una candidatura al Senato - al posto della Tesei dimissionaria -. Le quotazioni sono in ribasso per l'assessorato, ma resta il nodo di come non scontentare il mondo imprenditoriale legato alla neo-consigliera. 

Fratelli d'Italia: in teoria c'è la presidenza del consiglio regionale e un assessorato esterno. Ma fondamentale sarà l'incontro con la Meloni. Non è tramontata l'ipotesi di un incarico politico alla Pace, eletta dietro a Squarta. Resta in pista Michele Fioroni che, pur non essendo iscritto a fratelli d'italia, è stato indicato dal gruppo tra i papabili. 

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