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Mancano le donne, Giunta da rifare ad Assisi: Ricci polemizza sulla sentenza choc

La sentenza obbligherà il Primo cittadino a inserire in Giunta almeno un assessore donna, ma il Sindaco sembra che non abbia accetato di buon grado la notizia e si lancia qualche furente commento

Una vicenda che ormai dura da molto e che alla fine si è conclusa con la sentenza del Tar che dà ragione ai consiglieri di opposizione, ai cittadini e alle associazioni. Una bufera che si era scatenata per quella Giunta composta da soli uomini e che, adesso, obbliga il Primo cittadino di Assisi ad includere nel suo governo almeno un assessore donna e al pagamento delle spese legali, seimila euro in tutto.  

Ma a intervenire proprio il Sindaco Claudio Ricci che, in attesa di valutare le motivazioni, considera "molto discutibile"  la sentenza, avendo dato ovvie motivazione della sua scelta. Sottolineando inoltre che “al momento delle nomine non esisteva la legge sulle quote rosa. “I ricorrenti – secondo Ricci – hanno arrecato ampi danni all'immagine con questa controversia, ostacolando l'attività del Comune”.

Il Primo cittadino continua poi affermando che “questa vicenda è giuridicamente preoccupante in quanto impedisce a un Sindaco, eletto direttamente dalla gente, di nominare i suoi collaboratori (che, nel caso di specie, arano stati i più votati dai cittadini) donne o uomini che siano. Sul piano politico, dopo la naturale polemica, quello che rimarrà, come sempre, è la differenza fra chi cerca di fare concretamente per il territorio e i cittadini e chi, invece, tenta solo di "distruggere e ostacolare".

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