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Salta la discussione sul Frecciarossa "perugino", Leonelli fa il pompiere e ribadisce la linea Pd

Ancora una volta il segretario regionale del Pd, Giacomo Leonelli, nonché consigliere regionale, deve vestire i panni del pompiere sia con la stampa ma anche con gli iscritti perugini. Tutto questo dopo la mancanza del numero legale per affrontare l'argomento dell'altavelocità in Umbria. Il progetto è sempre lo stesso: trasferire da Arezzo a Perugia la partenza del treno delle prima mattinata che va in direzione Milano; al ritorno ovviamente far diventare il capoluogo umbro l'ultima fermata serale.

"Non c'è nessuna divisione o nessuna tattica politica" ha spiegato Leonelli per tutta la sera di ieri "Sapevamo già che l'argomento non poteva essere discusso dato che l'assessore Chianella aveva già preso un impegno che lo portava fuori dall'aula. La prossima assemblea sarà approvato un documento che ribadisce la volontà di annoverare tra i nostri servizi anche il Frecciarossa. Un primo passo verso una trattativa con Fs e Governo". Leonelli dunque cerca di spegnere le polemiche provocate a catena dalle note di Movimento 5 Stelle, Fratelli D'Italia e Movimento Civico.

Il segretario ha ribadito la linea del Pd e della Giunta: "Puntiamo ad ottenere il frecciarossa da Perugia per Milano, ma senza lasciare perdere il progetto della stazione della Media Etruria (con fermata in Toscana però) che è il vero collegamento con l'Altavelocità a livello nazionale. Per verificare se è tutto vero non basta che attendere il prossimo consiglio regionale. Numero legale permettendo.  
 

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