I farmaci che non usiamo più potranno servire alle famiglie più povere: approvata la proposta anti - spreco
Approvato l'ordine del giorno dei consiglieri del Pd per favorire il recupero e riutilizzo dei farmaci non ancora scaduti che invece, una volta smessi di utilizzare finirebbero solo in discarica..
Non è solo una questione di sprechi. I farmaci non scaduti, invece che buttati, potrebbero essere riutilizzati dalle fasce della popolazione più debole che non ha possibilità economiche per l'acquisto. “Una delle grandi sfide di civiltà del nostro tempo”, come hanno definito la proposta i consiglieri del Pd Sarah Bistocchi e Tommaso Bori il cui ordine del giorno, volto a favorire il recupero dei farmaci non scaduti (e correttamente conservati), è stato approvato a maggioranza dalla IV commissione consiliare.
Quotidianamente vengono gettate o sprecate tonnellate di farmaci ancora validi: “Una risorsa – spiegano i consiglieri - che può rappresentare invece un bene prezioso per coloro che non hanno possibilità economica per accedere alle cure”. Ma oltre all’aspetto legato alla solidarietà sociale, c’è anche una questione economica in ballo. “In quanto si tratta di uno spreco enorme e di una grave perdita economica per il nostro sistema sanitario, nonché un problema ambientale, in quanto sono pesanti le conseguenze negative prodotte sull’ambiente dallo smaltimento di tonnellate di medicinali.
La proposta del Pd: "Recuperiamo i farmaci validi non scaduti"
I farmaci in corso di validità, integri e correttamente conservati, possono essere consegnati ad organizzazioni senza fini di lucro riconosciute con finalità umanitarie o di assistenza sanitaria. In questa direzione va anche la Legge 166/2016, che stabilisce le disposizioni per ridurre gli sprechi per ciascuna delle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di prodotti farmaceutici ed idonei sistemi di raccolta per i medicinali inutilizzati o scaduti.
"Anche la Regione Umbria - spiegano Bori e Bistocchi - ha dato il suo contributo approvando una legge in tal senso, la L.R. 16/2017 “Promozione delle attività di donazione e distribuzione a fini di solidarietà sociale di prodotti alimentari, non alimentari e farmaceutici”, le cui finalità sono dirette, tra l’altro, alla tutela del diritto di ogni individuo alla riduzione degli sprechi e della produzione di rifiuti, in conformità con i principi dell’economia circolare, a favorire il riutilizzo e la donazione a fini di solidarietà sociale dei prodotti farmaceutici, ad informare e sensibilizzare cittadini ed istituzioni pubbliche e private sul tema in oggetto, promuovendo modelli di consumo ecosostenibile".