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Elezioni regionali Umbria 2015

Regionali 2015, ricorso contro la legge elettorale regionale: il testo consegnato al Tribunale civile

Il dossier è stato curato dal collegio composto dagli avvocati Felice Besostri, Michele Ricciardi e Giuseppe Pennino. Ecco tutti gli esponenti politici che hanno firmato per far impugnare la legge

Nella giornata di domani - 31 marzo - sarà depositato al Tribunale Civile di Perugia il ricorso contro la legge elettorale regionale con la quale andremo comunque a votare il prossimo 31 maggio. Il dossier è stato curato dal collegio composto dagli avvocati Felice Besostri, Michele Ricciardi e Giuseppe Pennino.

A sostegno del ricorso si è formato un nutrito gruppo tutto di esponenti politici e cittadini: 3 deputati (Galgano di Scelta Civica, Gallinella e Ciprini del Movimento 5 Stelle), 3 consiglieri regionali (Stufara di Rifondazione Comunista, Sandra Monacelli dell’Udc e Orfeo Goracci di Comunisti Umbri), 2 candidati alla presidenza della regione (Amato De Paulis e Giampiero Prugni), 2 consiglieri comunali di Perugia (Franco Ivan Nucciarelli di Perugia Rinasce e Armando Fronduti di Forza Italia), rappresentanti del Comitato per la Democrazia in Umbria (Michele Guaitini e Andrea Maori segretario e tesoriere di Radicaliperugia.org, Leonardo Triulzi di Alternativa Riformista e Luigino Ciotti di Sinistra Anticapitalista), il professor Mauro Volpi, esponenti dell’Italia dei Diritti, del Comitato Popolo Sovrano, di Rigenerare la Democrazia, di Progetto Terni e 50 cittadini comuni.

Si contesta: il premio di maggioranza senza fissazione di una soglia minima, l’inedito premio di minoranza, la clausola “salva alleati” per chi ottiene il 2,5% all’interno della coalizione vincitrice, il riparto dei seggi basato sui voti dei candidati presidenti anziché sui voti di coalizioni e liste e il mancato parere obbligatorio della commissione pari opportunità sono i punti contestati e per i quali si richiede al giudice di impugnare la legge di fronte alla Corte Costituzionale affinché vengano tutelati i diritti costituzionali dei cittadini-elettori umbri.

L’operazione portata avanti dal Consiglio Regionale con l’approvazione dell’Umbricellum, per quanto sfacciata e arrogante, meritava una decisa risposta da parte di chi non accetta che le istituzioni e le principali regole democratiche diventino ostaggio di squallidi interessi di parte. Dispiace che debba essere ancora una volta la magistratura a risolvere un problema che la politica non solo non ha saputo risolvere ma ha addirittura creato. Confidiamo ora nella celerità del Tribunale nel fissare al più presto l’udienza di merito, comunque prima del 31 maggio data delle prossime elezioni.

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