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Martedì, 23 Aprile 2024
Elezioni regionali Umbria 2015

La Multinazionale delle Chiacchiere - Trombati, firme e spine nel fianco da destra a sinistra

Torna in vista delle Regionali 2015 l'unica rubrica di politica di cui potete fare a meno e che non essendo cartacea non è utile neanche per incartare le uova. Ma ecco di cosa parliamo: Laffranco, Cernicchi, Pesaresi, Tsipras, tanto Pd e che fine ha fatto la lista del Presidente Marini...

Torna in vista delle Regionali 2015 l'unica rubrica di politica di cui ne potete fare a meno e che non essendo cartacea non è utile neanche per incartare le uova. Ma ecco di cosa parliamo: Laffranco, Cernicchi, Pesaresi, Tsipras, tanto Pd e che fine ha fatto la lista del Presidente Marini...

CENTROSINISTRA - La presidente Catiuscia Marini ha deciso: presentazione della coalizione entro il 10 aprile. Insomma dopo Pasqua nella speranza che lo Spirito Santo illumini su candidature e riesca nella difficile impresa di mettere insieme una lista di sinistra plurale (al momento ce ne sono tre da coniugare al singolare).

LA LISTA DEL PRESIDENTE - Non piace al Pd, non piace agli alleati e non convince neanche più di tanto lo staff della Presidente. Ma si farà se daranno la propria disponibilità alla candidatura due-tre nomi indipendenti, con un richiamo nazionale ma solidissime radici umbre nel mondo della cultura e dell'impresa locale. Meglio ancora se notoriamente moderati.

LA CURIOSITA' - Quando la Marini scherzando disse a Monni, consigliere regionale Ncd: "Se non ti candidano ti prendo io nella lista civica". L'anomalia di questi tempi non questa scherzosa richiesta, ma è che Ncd Umbria non appoggi il Pd dato che Alfano è il miglior alleato di Renzi.

LA LISTA DEL PD - La linea del segretario regionale Giacomo Leonelli è passata quasi all'unanimità in segreteria regionale: la lista dovrà contenere almeno 14 volti nuovi su 20, tendere alla parità di genere (10 uomini e 10 donne) essere rappresentativa dei territori e delle sensibilità politiche espresse dal congresso. Ma soprattutto deve avere candidati di discontinuità in quei comuni dove si è perso: Gubbio, Perugia e Spoleto. Trema Smacchi, sono quasi fuori Cernicchi e Pesaresi. 

L'EX ASSESSORE - In 3200 in tutta l'Umbria hanno firmato una sottoscrizione per far candidare l'ex assessore alla cultura Andrea Cernicchi. Ma con tale consenso Cernicchi potrebbe passare il giro e puntare direttamente alle primarie per il Comune di Perugia tra 4 anni. Li decideranno gli elettori e simpatizzanti Pd e non i circoli. 

IL FITTIANO - Pietro Laffranco, onorevole di Fi ma in posizione critica, ha deciso di radunare la sua corrente sabato prossimo in un noto albergo cittadino. Si parlerà di candidature e soprattutto si continueranno a raccogliere le firme per la candidatura di una lista autonoma qualora Ricci e Forza Italia metteranno il veto su candidature pesanti come quella di Rocco Valentino e altri esponenti di destra come Andrea Lignani Marchesani. Prova di forza.

CENTRODESTRA IN COMUNE - Mentre la Giunta sta facendo il suo lavoro, la maggioranza puntualmente nei consigli comunali dopo le 17.30 massimo le 18 si sfalda facendo venire meno il numero legale. E' difficile dimenticare certi giochetti di quando si era all'opposizione. 

MOVIMENTO 5 STELLE - Ora la battaglia tra dissidenti e duri e puri si è spostata sulla validità e sul funzionamento del micro-credito ricavato con i soldi delle diarie non spese. 

L'ALTRA EUROPA-UMBRIA - Andranno da soli, sognano una coalizione con due liste, il candidato premier più quotato come il professore Volpi ha detto no. Resta in piedi la candidatura di Vasco Cajarelli, sindacalista Cgil. Per entrare in consiglio regionale con la nuova legge ci vuole l'8 per cento. Serve un 40enne alla Tsipras per entrare a scardinare il sistema umbro. 

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