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Elezioni regionali Umbria 2015

Regionali, Arcudi escluso come Cernicchi dalle liste? L'ex vice-sindaco pronto alla battaglia

La segreteria del Psi ha ribadito che vanno confermati gli uscenti Buconi e Rometti (assessore) e che nello stesso territorio non ci possono essere due candidati dello stesso sesso (in rispetto alla parità di genere). Ma Arcudi è pronto a giocarsi tutto ad aprile...

Anche il Partito Socialista Italiano - in Umbria il miglior alleato del Pd anche in termini numerici - si trova alla prese con un caso interno non da poco sul fronte delle candidature. Se il Pd renziano ha scaricato l'ex assessore alla cultura Andrea Cernicchi - oltre 3mila firme a suo sostegno -, i vertici socialisti vorrebbero fare la stessa cosa con il consigliere comunale più votato in città: quel Nilo Arcudi, ex vice-sindaco di Boccali, attuale capogruppo in Comune del partito.  Uno da oltre 1400 preferenze a botta. 

Ufficialmente i motivi sono gli stessi per Cernicchi: discontinuità con quella giunta fallimentare - la prima di centrosinistra ad aver perso in 70 anni - che i perugini hanno bocciato. Poi c'è anche l'altra grande verità politica: i socialisti hanno già due consiglieri regionali uscenti Massimo Buconi e Silvano Rometti (anche assessore) che hanno diritto a stare nella lista. Arcudi potrebbe far saltare i piani elettorali del partito. 

Ora bisogna capire quanto partito sta con i vertici regionali e quanto sta con un Arcudi che è disposto a giocarsi tutto. Quando? I giochi non sono ancora fatti: le candidature si dovrebbero decidere nel direttivo della segreteria regionale che è previsto intorno al 10 aprile prossimo. L'ex vice-sindaco ricorda di aver ottenuto l'80 per cento dei consensi degli iscritti di Perugia per candidarsi alle regionali. Il documento è stato inviato dai circoli direttamente al segretario regionale Aldo Potenza. Le indicazioni dell'assemblea regionale però dicono chiaramente che per ogni territorio non ci  possono essere due candidati della stesso sesso - su Perugia c'è già Rometti e quindi via libera al massimo ad una donna - e che in lista devono essere riconfermati per il lavoro svolto gli uscenti. 

Arcudi, in asseto da battaglia, ha fatto sapere che la sua esclusione andrebbe  sia discapito del suo partito - che deve prendere a livello regionale almeno il 2,5 per cento per eleggere in caso di vittoria della coalizione - che del centrosinistra. Insomma la battaglia sulle candidature è aperta anche nel partito socialista di casa nostra.

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