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Elezioni Politiche 2013

Elezioni, il centro del "compagno" Tabacci: "Pdl e Grillo da neuro"

Bruno Tabacci ha presentato la lista Centro Democratico alleato con Pd e Sel. Bordate contro Grillo e Berlusconi sull'uscita dell'euro e il debito pubblico

Gli ormai mitici marxisti per Bruno Tabacci - delle primarie del Pd del 25 novembre - non c'erano alla sala della Vaccara di Palazzo dei Priori ma ex Idv, centristi vari e anche un po' di curiosi di centrosinistra abbondavano sulle sedie di legno. Peppino Lomurno, assessore al turismo ex Italia dei Valori, ha fatto da padrone di casa essendo candidato alla Camera per Centro Democratico e spera nel miracolo dei "resti" - sistema elettorale complesso - per andare a Roma.

"Il Centro Democratico vuole pensare a trovare una soluzione per quel 37 per cento  di giovani in cerca di lavoro che è sinonimo di sviluppo e legalità. Ma vogliamo lavorare per l'Umbria: cancellare la vergogna del declassamento dell'aeroporto di Sant'Egidio dal Piano nazionale di volo e rilanciare investimenti per una ferrovia migliore e il completamento degli assi viari". Lomurno si toglie anche un sassolino: "Basta con questi onorevoli che una volta arrivati a Roma si dimenticano dei territori dove sono stati eletti". Fine del primo tempo.

Il secondo invece è per l'ex democristiano di sinistra, ex Udc, ex Api e anche ex assessore della Giunta più rossa di Milano con il sindaco di Pisapia.  "Abbiamo fatto un miracolo a presentarci in poco tempo in quasi tutte le regioni" ha spiegato Tabacci  "Segno di un desiderio diffuso per una fase nuova dove il centro può dialogare e lavorare bene insieme ai democratici e alla sinistra". Una sinistra, intesa quella di Sel di Vendola, che per Tabacci è stata depurata dagli estremismi all'Ingroia: "La nostra presenza ha fatto uscire i nostalgici e gli oppositori cronici. Questo dimostra che la nostra è una coalizione equilibrata che può governare il Paese".

Poi l'attacco ai concorrenti: da Ingroia passando per Berlusconi fino ad arrivare al leader del Movimento 5 Stelle. "Grillo e Berlusconi sono le facce della stessa medaglia: lo dimostrano le posizioni contro l'Europa e la voglia di tornare alla Lira. Avanspettacolo puro. Non pagare il debito vuol dire confondere euro-neuro".

Tabacci spiega l'importanza di un centrosinistra affidabile al Governo: "Non pagare il debito vuole dire dequalificare il made in Italy nel mondo: praticamente per tutti le imprese italiane sarebbero inaffidabili". Un Tabacci più economista alla Monti che un "marxista" di centro come ironizzavano alle primarie del centrosinistra per via della sua immagine da funzionario dell'Urss.

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