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Elezioni comunali 2014

Intervista, Virginio Curti: "il Movimento per Perugia dice no al centrodestra"

Parla il giovane erede del movimento che con Carla Spagnoli cinque anni fa arrivò al 3 per cento sfioranto l'ingresso a Palazzo dei Priori. Le critiche al centrodestra e alla giunta Boccali

Intervista a Virginio Curti, giovane presidente del Movimento per Perugia che fu protagonista con oltre il 3 per cento alle amministrative 2009. 

Il Movimento per Perugia, 5 anni fa, con Carla Spagnoli candidata a sindaco, superò il 3% e per poco non entrò in consiglio. 5 anni dopo ci sarete sulle schede? "Nel 2009 la candidatura di mia madre, Carla Spagnoli, a sindaco in una lista civica, il Movimento per Perugia, fu una candidatura di protesta e di critica a un centrodestra che aveva tirato fuori dal cilindro, all’ultimo momento, un candidato “a perdere” ovvero il dottor Sbrenna, vecchio democristiano che oggi è uno dei promotori di una lista a sostegno del sindaco Boccali, ai tempi suo avversario… A pensare male si fa peccato ma spesso si azzecca! Oggi, purtroppo, la situazione nel centrodestra non è cambiata… Noi, come Movimento per Perugia, ci teniamo perciò fuori dalla bagarre, che in verità bagarre non è…".

Siete considerati un movimento civico ma con la testa e il cuore verso soluzioni di destra: chi avete intenzione di appoggiare il 25 maggio? "Non è una questione di destra e sinistra: questa sinistra e questa destra sono i principali responsabili del declino della nostra Perugia! Noi siamo un movimento civico con a cuore gli interessi dei suoi cittadini prima di tutto e di tutti, che si batte per la tutela dell’ordine e della legalità, per il rispetto della nostra religione e della nostra identità e per una vera meritocrazia in tutti i campi… Noi guardiamo a un centrodestra che non è certo quello che siede in Parlamento né tantomeno quello che siede nelle nostre istituzioni locali! Coerenti allo spirito del Movimento per Perugia, abbiamo deciso di non appoggiare nessuno in questa competizione elettorale perché nessuno ci rappresenta!".

Qual è il vostro futuro impegno per Perugia? E quali sono le maggiori difficoltà da affrontare in un ipotetico buon governo? "Il nostro impegno per la città continua come sempre, indipendentemente dalle campagne elettorali… Non è un posto in Comune il nostro obiettivo, ma quello che ci interessa è migliorare la vita dei nostri concittadini, già duramente colpiti da questa amministrazione decadente, espressione di un sistema di potere vecchio, stalinista e clientelare. Un ipotetico buon governo dovrebbe innanzitutto abbassare la pressione fiscale: le risorse si trovano tagliando consulenze, premi ai dirigenti, auto, uffici, viaggi di rappresentanza. Un obiettivo prioritario è riportare necessariamente la gente e le famiglie in centro storico, azzerando le sciagurate scelte che in questi anni ne hanno provocato la desertificazione e provando a rendere gratuiti per almeno tre mesi i parcheggi in centro. Il Comune dovrebbe impegnarsi per trovare con la Sipa delle convenzioni convenienti che permettano alle famiglie di poter tranquillamente sostare e passeggiare per le vie del centro e riaprire la Ztl. Un ipotetico buon governo dovrà pensare anche ai trasporti, investendo su minibus frequenti e sui treni ex Fcu, per garantire i collegamenti centro-periferia fino a tarda sera: basta investire altre risorse sul Minimetrò e no al progetto della seconda tratta per Monteluce". 

Vi siete battuti anche per un rilancio sociale...come? "Bisogna inoltre rilanciare quei piccoli eventi (ad esempio fiere, mostre, eccetera) volti alla valorizzazione dei prodotti locali e dell’artigianato locale. A tal proposito si potrebbero utilizzare gli spazi del Mercato Coperto, che da anni versa in uno stato di abbandono e che potrebbe così essere rilanciato come luogo di cultura e di ritrovo sociale, senza tralasciare le periferie. Occorre, piuttosto, recuperare gli spazi urbani abbandonati (ad esempio l’ex carcere di Piazza Partigiani) destinandoli a nuove funzioni e incentivare la manutenzione di edifici pubblici e privati. Chiediamo anche di sospendere i lavori dello studentato di fronte la chiesa medievale di San Bevignate, che andrebbe a deturpare uno dei gioielli artistici, vanto della nostra città. Per quanto riguarda il turismo noi sosteniamo che sia necessario incentivarlo con una politica di comunicazione più incisiva e propositiva, valorizzando le nostre opere d’arte e le nostre bellezze artistiche, culturali e naturali. Per rilanciare l’economia è invece necessario abbassare l’enorme pressione fiscale, che a Perugia in particolare grava sui cittadini, sulle imprese, sui commercianti e sugli artigiani, e semplificare procedure amministrative e burocratiche. Combattere contraffazioni e venditori abusivi e infine rivedere i regolamenti sulle sagre, limitandole solo a quelle di qualità, che valorizzino i prodotti tipici e la cultura del territorio. Infine, per quanto riguarda lo sport, io sono uno sportivo e da anni gioco in una squadra di basket… Ritengo che si debba valorizzare non solo il calcio ma anche altri sport, come pallavolo, basket, ecc, che non sono certo meno importanti! Bisogna dotare Perugia di una piscina olimpionica regolamentare, di moderni impianti per la pallavolo, il basket, ecc… Questi sport non vanno dimenticati ma valorizzati". 

Favorevoli o contrari ad un centro espulsione in città? "Noi del Movimento per Perugia appoggiamo anche la richiesta che da tempo portano avanti le Forze dell’Ordine dell’apertura, nel nostro territorio, di un Centro d’Identificazione ed Espulsione (C.I.E) per combattere la criminalità dei tanti clandestini che delinquono nel nostro territorio. La sicurezza è una vera e propria emergenza sociale per la città: occorre dare più potere alle Forze dell’Ordine nel controllo dei documenti e dei contratti d’affitto, avvalendosi anche della collaborazione dei Vigili urbani"

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