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Elezioni comunali 2014

Ballottaggio, Boccali chiude la campagna: "Con noi onestà e trasparenza"

Si è tenuta oggi, 5 giugno, la conferenza stampa al quartier generale del candidato a sindaco di centrosinistra Wladimiro Boccali, è apparso tranquillo tra un punto del programma e una "stangata" contro il rivale Andrea Romizi

Il countdown è ormai iniziato. Una manciata di giorni e i cittadini saranno nuovamente chiamati al voto per esprimere la loro preferenza tra Wladimiro Boccali e Andrea Romizi. La campagna elettorale si può ormai dire chiusa, nonostante la corsa all’ultimo voto, si sa, si può dire terminata solo alle 23 di domenica 8 giugno, quando nessuna potrà più mettere una crocetta su chi preferisce.

A mettere il punto è stato oggi, 5 giugno, un apparentemente tranquillo Wladimiro Boccali - si dice fiducioso - incontrando i giornalisti in quello che è stato il suo quartier generale di questa “entusiasmante e intensa avventura”, come lui stesso l’ha definita. Ma decide di sferrare subito il colpo, parlando di risultati ottenuti e di promesse future, perché fino a quando non si tramutano in fatti, solo così possono essere chiamate.

Il presupposto per andare avanti è uno solo: “Cambiare insieme – dichiara il sindaco -, questo è quello che abbiamo fatto e sempre faremo, perché nessuno rimanga mai indietro”. Sviluppo, progresso, ma non solo, “Perugia deve essere una città a misura di persona. Come? Rimodulando il sistema pubblico, rendendolo sempre più efficace”. Una città con più lavoro e meno tributi, una città studiata per studiare, senza tralasciare la green economy. Insomma è questa in poche parole la Perugia che vorrebbe il centrosinistra.

Tra un punto del programma e l’altro non manca di certo la critica. Andrea Romizi è giustamente tra i suoi primissimi pensieri e forse anche tra i suoi peggiori incubi, in questi giorni, dove niente è stato ancora deciso. “Ho apprezzato – afferma Boccali – i toni pacati dell’esponente di centrodestra, ma loro non sono di certo in grado di portare avanti un lavoro concreto. Perugia ha bisogno d’altro”.  Il riferimento a Berlusconi e a quell’antiberlusconismo portato avanti in questi ultimi giorni è arrivato ben presto: “Prima c’era scritto su uno striscione Berlusconi per Romizi, adesso, dato che si vergognano di chi sono, c’è scritto Romizi per Romizi”.
    
A divertirsi più di tutti sembra proprio Tommaso Bori, ovviamente in prima fila. E pensando proprio a “l’uomo preferenza”, perché di voti insieme a Nilo Arcudi, re indiscusso di queste elezioni, ne ha presi tanti, la domanda al candidato a sindaco sorge spontanea, sa già chi saranno i nuovi assessori? La risposta di Boccali arriva diretta: “Mi prenderò il tempo necessario e deciderò in assoluta autonomia”. Ma c’è già chi il nome di Bori lo dà per scontato. Anche se Boccali promette: “Vi stupirò”.

Adesso non resta che vedere cosa decideranno di votare i cittadini che vivono nei 54 quartieri, come l’attuale sindaco ha sottolineato, perché di periferia a Perugia non si può proprio parlare. E come ha infine concluso Wladimiro Boccali: “Noi siamo per la democrazia, trasparenza e onestà”. Appuntamento all'8 giugno.

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