rotate-mobile
Elezioni

Centro Espulsione a Perugia, la patata bollente passa nelle mani del sindaco Boccali

Il primo cittadino non si è ancora espresso sulla proposta del suo segretario comunale Franco Parlavecchio. Dovrà comunque farlo anche perchè il consigliere comunale del Pdl ha inoltrato un ordine del giorno sul Cie tirando in ballo anche la presenza al Ministero degli Interni del sottosegretario Bocci

E ora il sindaco Wladimiro Boccali sarà costretto a dire la sua o far schierare gli uomini del Pd sulla doppia proposta che sta terremotando il partito ma anche il centrosinistra in generale: ovvero un centro espulsioni e un consolato - sfruttando il patrimonio pubblico inutilizzato - della Tunisia a Perugia. Il sasso nello stagno delle polemiche è stato lanciato dal consigliere comunale del Pdl, Emanuele Scarponi, che ha presentato un ordine del giorno sulla "proposta di Franco Parlavecchio (Pd) di aprire un C.I.E" che dovrà essere discusso in Commissione (prima) e in Consiglio comunale (dopo).

"Si sono tenute numerose tavole rotonde, insieme alle forze dell’ordine, con l’unico scopo di combattere il fenomeno della criminalità e della clandestinità. Ora si potrebbe fare molto di più tenendo conto che l'Umbria può contare su due importanti esponenti nel Governo (Rocco Girlanda e Gianpiero Bocci) che possono svolgere un importante ruolo di mediazione con il Ministero degli Interni per istituire il primo Cie dell'Umbria". Con l'ordine del giorno Emanuele Scarponi cerca una maggioranza in consiglio per fare pressioni sul sindaco: "si chiede all’amministrazione comunale la possibilità, interrogando gli enti preposti e i parlamentari eletti, di valutare l’apertura di un C.I.E. in Umbria".

Ma se la proposta Parlavecchio è passata nel centrodestra, nel Pd - sponda sinistra e giovani turchi - continuano a piovere le critiche: stavolta l'autore è Antonio Tonzani Responsabile Dipartimento Sociale e Forum immigrazione del Pd Umbria. Che ovviamente si è associato alla linea anti-centri espulsione del dipartimento nazionale guidato dall'ex onorevole Liva Turco. "La nostra posizione è nettamente contraria sia all'istituto dei Cie in generale, come al momento organizzati, sia, di conseguenza, a qualunque nuova apertura degli stessi, nonché alla possibilità di trattenere le persone al loro interno fino a 18 mesi. I Cie non hanno risolto alcun problema riguardante le espulsioni degli irregolari e nessun  problema di sicurezza è migliorato, anzi. Durante il ministero Maroni, il numero delle espulsioni di irregolari si è ridotto drasticamente, senza contare che i Cie sono dei veri e propri luoghi di detenzione, in cui le condizioni di vita di coloro che, nella grande maggioranza dei casi, sono degli innocenti, sono spesso inaccettabili in una nazione civile"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Centro Espulsione a Perugia, la patata bollente passa nelle mani del sindaco Boccali

PerugiaToday è in caricamento