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Elezioni regionali Umbria, Bori (Pd): "Lavoro priorità politica, nuove opportunità per i giovani"

Il candidato del Partito Democratico: "Pronta la legge per il taglio degli stipendi dei Consiglieri regionali, la politica deve dare l'esempio"

“Il lavoro deve tornare al centro dell'agenda politica. Il diritto alla piena e buona occupazione per noi si traduce in lotta alla disoccupazione e nell'impegno di incentivi per il reinserimento lavorativo di tutte le età, ma anche maggiori tutele e ammortizzatori sociali per chi è in difficoltà”. Tommaso Bori, il più giovane candidato del Partito Democratico alle elezioni regionali dell'Umbria del 27 ottobre spiega il programma per il rilancio dell'Umbria, con particolare attenzione alle giovani generazioni, che accedono con sempre più difficoltà al mondo del lavoro: “Gli importanti progetti, finanziati tramite fondi europei, per la creazione di impresa culturale e creativa, rappresentano certamente un’opportunità per i giovani che vogliono mettersi in gioco con le proprie idee e i propri progetti”.

E ancora: “È giusto dare la possibilità a tutti, giovani e meno giovani, di avviare la propria attività grazie ad un incubatore d’impresa, un luogo in chi ognuno può entrare con un’idea e uscire con un’azienda grazie ad un supporto di vario genere. Questo fa il paio con maggiori tutele a favore dei lavoratori digitali e delle partite iva, e maggior sostegno a tirocini e apprendistato retribuiti. Senza dimenticare le piccole e medie attività artigianali e agricole, cuore pulsante del tessuto umbro, che meritano più attenzione e risorse”. 

In ottica di rilancio della Regione Umbria sul fronte lavoro si inserisce la proposta di legge, già redatta, per il taglio delle indennità dei consiglieri regionali: “É già pronta la proposta di dimezzamento dello stipendio dei consiglieri regionali che nasce dalla necessità, nell’attuale contesto economico – sociale di crisi e di difficoltà che caratterizza il nostro Paese e anche la nostra regione duramente colpita, tra l’altro, dagli eventi sismici degli ultimi anni, di prevedere una riduzione dei costi della politica – spiega Tommaso Bori - . Questo anche al fine di diminuire l’eccessiva differenza esistente ad oggi tra gli stipendi di coloro che rappresentano i cittadini umbri e la situazione economica media della popolazione. Nell’obiettivo di mettere in pratica azioni politiche dirette anche alla lotta contro le diseguaglianze sociali e nel rispetto dei tanti cittadini e delle tante famiglie oggi in grave difficoltà occupazionale ed economica, la riduzione delle indennità regionali è un atto dovuto che i politici devono attuare come espressone del forte spirito di servizio. Da sempre l’Umbria rappresenta un esempio in ambito delle politiche sociali. Introdurre una misura importante e necessaria come quella della diminuzione dell’importo spettante ai consiglieri regionali potrà rappresentare una buona pratica, esempio di ottima politica per tutte le altre regioni italiane”.

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