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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Elezioni comunali 2019, Giubilei alla testa del centrosinistra: "Città un po' spenta, Perugia deve tornare capitale"

Candidatura ufficialmente accettata: "Massimo ascolto della città. Servono sicurezza, vivibilità e bellezza"

“La mia candidatura ha una forte impronta civica. I partiti hanno fatto un passo indietro”. E i partiti in questione sono Pd, Psi e Mdp – Articolo 1. In più Anima Civica (che partito non è). Non ancora i Radicali Perugia, fermi alla finestra ma con sguardo interessato. In altre parole: Giuliano Giubilei, giornalista del Tg3, è alla testa del centrosinistra per le elezioni amministrative di Perugia. Data: maggio 2019. La corsa – ufficialmente – comincia da Ponte Felcino “perché è un luogo simbolico: è un'indicazione dell'attenzione alle periferie e ai quartieri, che deve essere una priorità per qualsiasi governo della città”.

E questa, dice, “è una candidatura civica (sì, di nuovo), in autonomia e libertà. Da oggi sono in campo, ma il percorso di ascolto della città e dei cittadini non è ancora terminato. Ho deciso di accettare per cercare di guidare Perugia nei prossimi cinque anni”. La chiave, dice, “è cercare di far riconquistare a Perugia un ruolo di capitale, di guida. In questi anni, non solo negli ultimi cinque (il conteggio è fondamentale), è un ruolo che la città ha perso sempre di più”. In sintesi: “Perugia è una città che ha un po' perso il suo smalto, è un po' spenta”.

Calma, però. Perché Giubilei butta subito acqua sul fuoco: “Non voglio fare una campagna elettorale a schiaffi”. Traduzione: “Vorrei far valere la forza delle mie proposte più che la polemica con Romizi e la giunta”. E poi il cioccolatino al sindaco uscente: “Apprezzo lo stile di Romizi, è educato”. 

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Quindi, le idee dell'uomo a cui “potete dire tutto, tranne che sono un radical-chic” si muovono attorno a tre parole (no, la canzone non c'entra nulla): “Sicurezza, vivibilità e bellezza”. Ma, al tempo stesso, “voglio lanciare un appello ai cittadini, segnalatemi tutte le priorità e i problemi dei vostri territori”. Poi, la promessa: “A metà gennaio ci sarà la presentazione ufficiale del programma, della squadra e di tutte le proposte per la città elaborate ascoltando tutti, dalle proloco ai professori universitari”. 

Le tre parole, comunque, sono lì e restano fisse. “Il tema della sicurezza - sottolinea Giubilei - è stato preso dalla destra che lo ha sfruttato per cavalcare le paure sull'immigrazione. E' un tema che tocca chi vive nelle periferie, che prima votava a sinistra e ora si sente abbandonato. E' un tema decisivo per la gente e bisogna dare risposte anche su questo. Ci deve essere la risposta delle legge e quella dell'integrazione”. E ancora: “ Serve decisione, massima severità con chi delinque: chi spaccia, chi ruba, chi scippa deve essere punito con la massima severità. E si deve evitare che dopo due giorni sia di nuovo in strada”. Insomma, “non ho paura a usare l'espressione tolleranza zero”.

Il salto a Fontivegge è praticamente automatico: “Ma la repressione non basta: per un quartiere come Fontivegge, per tornare alla normalità, bisogna cercare di ricostruire il tessuto sociale. Non critico la giunta Romizi, ma l'unica scommessa possibile per vincere è ricostruire quel tessuto: sport, centri di aggregazione, riportare le famiglie, riportare il negozio di vicinato”. 

E “sicurezza vuol dire anche lavoro”, sottolinea il candidato sindaco del centrosinistra, “il Comune, con gli strumenti che ha, deve trovare soluzioni e rimedi per ridare fiato alla questione del lavoro”. Poi il riferimento alla classifica di ItaliaOggi: “In questo Comune, in passato indicato come tra i più altri per qualità della vita, vedere la classifica con il crollo del tenore di vita vuol dire una sola cosa: povertà. Povertà nuove sommate a quelle vecchie”. 

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Parola due: vivibilità. Ovvero: “Basta con il cemento e la cementificazione, recuperiamo il patrimonio esistenze e le zone urbanisticamente complicate, come Fontivegge”. Ma la stessa parola si applica anche alla questione traffico: “Perugia è la seconda città per numero di auto rispetto agli abitanti. Da Ponte San Giovanni al centro l'invasione delle auto e del traffico è molto problematica. Ikea renderà più difficile l'ingresso in città. E anche la questione dei parcheggi. Bisogna alleggerire la pressione delle lamiere sulla città”. E questo potrebbe essere il punto che sancirà la pace con i Radicali. 

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Terza voce, “bellezza”. E cioè, nella visione di Giubilei, “Perugia deve puntare sulla sua bellezza e deve avere una politica culturale all'altezza della sua storia, non può vivere solo nel Medioevo”. E “va ricreato il rapporto con l'Università, ormai interrotto. Mettere al servizio della città chi studia da una vita e si occupa di questi aspetti, aprire un dialogo su temi come il Turreno e il Mercato Coperto, la mobilità, il centro, le periferie e molto altro”. Poi, stoccatina d'ordinanza alla giunta Romizi: “La politica culturale di questa amministrazione si è limitata a pochi eventi che non hanno fatto alzare il livello. Rispetto Perugia 1416, ma non può essere l'unica scelta di un Comune. Ormai Umbria Jazz ed Eurochocolate sono autonome. Non va, servono grandi mostre ed eventi. Una città importante deve avere un'offerta vasta”.

Si comincia, ufficialmente. Giubilei, il candidato che rimarca "non ho mai preso la tessera del Pd o di qualche partito" e "non voterò alle primarie del congresso del Partito Democratico regionale e nazionale", corre per il centrosinistra per la scalata a Palazzo dei Priori: “Intorno alla mia candidatura ci sono aspettative e simpatie. Approfondirò al massimo il dialogo con la città”. Maggio 2019 si avvicina.

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