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Le conseguenze delle elezioni: le seconde dimissioni di Leonelli da segretario del Pd dell'Umbria

Il nazionale congela il passo indietro, Leonelli conferma per la seconda volta

Una prima volta. E poi la seconda. Giacomo Leonelli si ri-dimette alla direzione regionale del Pd dell’Umbria. Lascia, di nuovo, perché, scrive su Facebook, “nonostante a livello nazionale mi sia stato chiesto di congelare le dimissioni, resto fermo con la volontà di non ricoprire più il ruolo di segretario regionale del Partito Democratico, e ieri sera ho nuovamente formalizzato la mia decisione”.

Insomma, Leonelli, dopo le elezioni-shock del 4 marzo, è “solo” un consigliere regionale. Il Partito Democratico ora andrà in mano a una reggenza, per affrontare le prossime elezioni amministrative (per nulla semplici) di Terni, Umbertide, Spoleto. E sono solo degli esempi. Di nomi per l’organo collegiale che guiderà il Pd ne circolano tanti: Leonardo Miccioni, ora segretario provinciale di Perugia, il capogruppo a Palazzo Cesaroni Chiacchieroni, il segretario provinciale di Terni Carlo Emanuele Trappolino, il tesoriere Marco Tosti. La prossima volta si deciderà a chi dare le redini di un cavallo particolarmente imbizzarrito.

Nel frattempo, Leonelli non ha dubbi: “Di questa scelta sono ancora più convinto alla luce delle strumentalizzazioni che ho letto nel dopo voto a livello locale. Qualcuno non ha voluto tenere conto dell'esito nazionale e del fatto che l’Umbria, il cui dato va inquadrato in quel contesto, è stata come sempre la terza miglior regione dopo Toscana ed Emilia Romagna in quanto a risultato. C'è chi ha cercato di sfruttare, in chiave puramente locale, l'esito elettorale e le candidature fatte per delegittimare qualcuno di noi. Senza rendersi conto, però, che in questa maniera si indebolisce tutta la nostra classe amministrativa con in testa i sindaci che a breve saranno chiamati all’appuntamento elettorale. E anche il governo della Regione”.

E ancora: “Il Partito Democratico ha bisogno di un dibattito serio e trasparente sul suo futuro, sia a livello nazionale, sia a livello locale, in particolare sulle priorità dell'Umbria. Il mio impegno non cambia”.

E quindi, da dove si riparte, dopo la mazzata senza precedenti? “Alla direzione regionale  - scrive Leonelli - ho indicato tre temi cardine per l’Umbria: infrastrutture (a cominciare dall’aeroporto), buona occupazione e abbattimento delle liste di attesa in sanità.  Se saremo in grado di discutere e di sviluppare proposte su questo sarò in prima linea; se invece continueremo a farci del male strumentalmente vorrà dire che avremo perso l'ennesima occasione”. Come sempre: o si nuota o si affoga. Da maggio in poi.

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