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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Città di Castello

"Disastro sulla E45, è un bollettino di guerra: buche, strada chiusa e 50 incidenti in un giorno"

Il neo senatore umbro Zaffini: "Basta, così non si può andare avanti. La strada va completamente ristrutturata"

Serve un’operazione radicale. E il neo senatore umbro di Fratelli d’Italia Franco Zaffini lancia la crociata per rimettere in sesto la E45: “E’ un disastro, un vero e proprio bollettino di guerra: in appena ventiquattro ore oltre cinquanta incidenti, per fortuna nella maggior parte dei casi con soli danni ai mezzi e non alle persone, e centrale della Polstrada in tilt per le richieste di aiuto o di rilevi delle enormi buche che si sono formate sul piano viabile. E non si tratta di episodi isolati”.

Ancora Zaffini: “Nei giorni scorsi una piazzola di sosta nei pressi di Pieve Santo Stefano  è sprofondata di alcuni metri, senza conseguenze per l’utenza,  determinando la chiusura di una corsia in direzione nord.  Nel pomeriggio di lunedì le condizioni del manto stradale all’interno della galleria Il Poggio sono divenute talmente critiche da costringere la Polizia stradale di Città di Castello, che detiene la competenza fino al confine con l’Emilia Romagna, a chiudere al traffico la galleria fino all’arrivo dell’Anas che ha effettuato un rattoppo temporaneo in attesa di interventi radicali di risanamento della strada”.

La cronistoria del disastro continua: “Nella mattinata di martedì – rincara Zaffini – l’Anas ha interdetto al traffico anche la galleria Madonnuccia  impraticabile a causa delle enormi buche formatesi all’interno che, in pochi minuti, hanno danneggiato cerchioni e pneumatici di autovetture e furgoni. Risultato: strada completamente chiusa al traffico in direzione sud con uscita obbligatoria a Madonnuccia e rientro a San Sepolcro Nord dopo circa cinque chilometri di vecchia strada e notevole allungamento del tempo di percorrenza. In pratica sono saltati tutti i “rattoppi” che erano stati realizzati nel corso degli anni in attesa degli interventi di riqualificazione promessi e mai realizzati”.

Di fronte a tutto questo, che fare? “Ora basta – tuona Zaffini - . Il miliardo e seicento milioni di euro finanziati e disponibili per l’itinerario E 45/55 Orte – Cesena vanno subito tradotti in progetti e lavori che i cittadini riescano a toccare con mano in tempi brevissimi. Il progetto di trasformazione in autostrada, del cui sviluppo si sono perse le tracce, al di fuori delle considerazioni sull’opportunità di eseguire varianti fuori sede con costi elevatissimi e consumo di territorio nel cuore verde d’Italia, non può,  per il tempo di realizzazione, sostituire l’urgentissima necessità di riqualificare l’unica direttrice di collegamento nord - sud dell’Umbria e delle Regioni attraversate”. In più “farò istituire da Anas una cabina di regia unificata espressamente dedicata al coordinamento e al monitoraggio di tutti gli interventi necessari ad eliminare il deficit manutentivo che l’infrastruttura ha accumulato nel tempo e che è, ad oggi, fonte di scarsa sicurezza per gli utenti e deterrente allo sviluppo del turismo e dell’economia di territori già storicamente emarginati dalla rete trasportistica italiana”.

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