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E45 autostrada e il pedaggio della discordia, Ricci: "Ucciderà l'Umbria"

Il candidato alla presidenza della Regione mette nel mirino la Marini: "Tra me e lei differenze sostanziali. La Trasformazione danneggerà tutti. Riqualificare, questa è la via"

A volte capita. Il “no al pedaggio sulla E45” avvicina – strano ma vero – l’italico dei valori Dottorini e il candidato alla presidenza della Regione Umbria Claudio Ricci. Un asse nato dalla trasformazione dell’arteria stradale in Umbria in autostrada. Ma non è finita qui. Il sindaco di Assisi ne ha anche anche per la governatrice Marini, sottolineando nella nota che è “l’attuale” numero uno regionale.

“Finalmente emergono le differenze sostanziali tra me e la Presidente dell'Umbria  - spiega Ricci - che con l'attuale governo regionale vorrebbe applicare una scelta scellerata che metterebbe seriamente in crisi i cittadini”.
Ancora il candidato: “Uno dei miei principali obiettivi è la riduzione delle tasse, proprio per questo è impensabile che la E45 venga tramutata in autostrada. Noi lavoreremo per il beneficio dei cittadini e per la crescita delle imprese, oltre che per lo sviluppo regionale. La E45  - prosegue Ricci - deve essere riqualificata ma non messa a pagamento. La sua trasformazione in autostrada, bloccherebbe la mobilità di intere città, aree produttive, commerciali e turistiche, mettendo  seriamente in crisi Perugia, Terni e tutta la nostra regione. Peraltro il pagamento di un pedaggio frenerebbe anche lo sviluppo, verso l'Umbria, visto che aumenterebbero i costi dei trasporti da e per la Regione”. Morale: non è una buona idea. Un po' come aveva detto il consiglio grande di Perugia dedicato all'argomento.

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