E45 autostrada, barricata azzurra: anche Forza Italia silura la trasformazione
Il capogruppo in Comune a Perugia, Perari, se la prende con la governatrice Marini: "Come può promettere l'esenzione dal pedaggio? Non si fa campagna elettorale sulle tasche degli umbri"
C’è chi srotola petizioni, chi presenta interrogazioni all’Europa, chi protesta e chi spara un bel siluro dritto ai pilastri del bersaglio. Che poi, a guardarlo bene, è sempre lo stesso: la trasformazione della E45 in autostrada. A premere il bottone il capogruppo di Forza Italia in Comune a Perugia Massimo Perari. Lo stesso che da settimane lavora a un super documento per risolvere la questione Cartasegna, l’ex avvocato comunale dalla pensione stellare.
Fuoco sulla E45, dunque: “Nel consiglio grande convocato dall’amministrazione è emerso con chiarezza quante voci ed anime siano contrarie. Circa 8500 persone in Umbria hanno già firmato la petizione che è stata consegnata in Regione”. E adesso che scricchiola, giù a volontà: “Nessuno sembra più volersi assumere la paternità di questo sciagurato progetto – prosegue Perari - . Come si fa ancora a parlare di un’opera che nessuno vuole?”. Un’opera, per essere precisi, che altro non è che “un progetto costoso, inutile e insostenibile per l’ambiente, per non parlare del pedaggio pesante che ricadrebbe su cittadini e pendolari con inevitabili conseguenze sul tessuto economico e imprenditoriale del territorio”.
Ma al comandante in capo dei forzisti a Palazzo dei Priori non basta tirare giù l’obiettivo e portare a casa la posizione. No. Vuole il bersaglio grosso. Tanto più che le elezioni regionali sono vicinissime e questo è un tema che scotta (eufemismo, sia chiaro). E allora eccolo che punta dritto alla governatrice Catiuscia Marini: “La presidente è in grado di garantire che nessun umbro dovrà mai pagare il pedaggio? Sarebbe bello, ma purtroppo ci sembra impossibile, perché se anche il Lazio e l’Emilia Romagna, attraversate come l’Umbria da questa infrastruttura, facessero la stessa richiesta, chi pagherebbe allora l’uso dell’autostrada?”. Domanda di grosso calibro, diciamo. Conclusione con la morale della favola: “Non si può fare campagna elettorale sulle tasche dei cittadini”. Presidente Marini, a lei la mossa.
