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Assisi, Ricci ribadisce il no alle donne in Giunta: il punto di Sel

Sinistra ecologia e libertà commenta la questione delle "quote rosa" nella giunta comunale di Assisi e la recente decisione del sindaco Ricci, nonostante la sentenza del Tar

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

Il circolo del Sel di Assisi interviene sulla spinosa questione delle quote rosa nella giunta comunale del sindaco Ricci e sulla recente decisione del Tar, il quale ha accolto il ricorso contro l'esclusione delle donne dal gruppo di governo: "Come avevamo facilmente previsto il sindaco di Assisi Claudio Ricci dice ancora una volta no all'ingresso delle donne nella sua giunta comunale. Ignorando le sollecitazioni e le indicazioni del Tar dell'Umbria ha riproposto infatti una giunta tutta al maschile che è la fotocopia di quella che era stata dimessa. Stesse persone, stesse deleghe, stesse competenze. Come se nulla fosse successo.

Inizia adesso per l'amministrazione comunale una fase in cui saranno le carte bollate dei ricorsi e dei controricorsi (pagate come sempre e anche in questo periodo di forte crisi economica con i soldi dei cittadini di Assisi) a scandire tutte le scelte amministrative del presente e del futuro.

Un'avventura spregiudicata ed arrogante che presenta tra l'altro il forte rischio che ogni decisione maturata possa poi essere impugnata ed invalidata da altre sentenze giudiziarie. Anche l'eventualità di un possibile blocco dell'attività amministrativa va messa nel conto. Con tutte le gravi conseguenze che uno stop improvviso comporterebbe sulla reale funzionalità della giunta e dello stesso consiglio comunale.

Come Sinistra Ecologia Libertà abbiamo fin dall'inizio denunciato con grande determinazione questa anomalia della giunta Ricci, unica realtà in Umbria a non avere almeno una donna nell'esecutivo.

Abbiamo sempre suggerito un atto amministrativo elementare e anche di buon senso: riportare Assisi nella normalità istituzionale valorizzando in maniera adeguata tutte le rappresentanze di genere. Evidentemente alla strada maestra delle scelte politiche si è preferita quella delle pseudo furbizie e dei cavilli legali per cercare di sopravvivere e provare a galleggiare comunque, ad ogni costo.

Sinistra Ecologia Libertà annuncia oggi che non farà ulteriori ricorsi al Tar. Intendiamo infatti rivendicare come sempre il primato della politica sulle carte bollate. Continueremo quindi a batterci con accresciuta convinzione ed ostinazione affinchè ad Assisi sia battuta anche sul piano istituzionale questa ricorrente forma di misoginia e di avversione nei confronti delle donne.

E proprio a livello prettamente politico, anche nel breve periodo, concentreremo tutta la nostra attenzione su alcune questioni rilevanti ed attuali che riguardano Assisi, l'intero comprensorio Valle Umbra Nord e l'Umbria.

Questa amministrazione guidata da Claudio Ricci non può pensare di poter giocare su due tavoli distinti secondo le convenienze del momento: non ci si può isolare dal resto della comunità regionale in alcune circostanze e pretendere poi allo stesso tempo di farne parte per diritto quasi divino in altre.

Non funziona così. Non ha mai funzionato cosi. Forse su questa nostra ultima affermazione sarebbe stato il caso di riflettere con grande attenzione prima di mostrare i muscoli e di immaginarsi onnipotenti.

 

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