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Inchiesta sanità, elezioni e Governo, Di Maio suona la carica: "Via la politica dalla sanità. Siri? Si dimetta"

Giornata umbra per il vicepremier e i ministri Grillo e Bonafede. Visita all'ospedale per incontrare il commissiario e il personale. A Santa Maria degli Angeli partecipano alle celebrazioni per il 25 Aprile

Il Movimento 5 stelle in Umbria con tre pezzi da novanta. Una visita istituzionale, dettata dalla contingenza dell'inchiesta sanità con l'assessore alla Salute, Luca Barberini, ora indgato dopo essere stato ristretto ai domiciliari, la presidente della Giunta iscritta nel registro degli indagati e dimissionaria. Con i vertici dell'Azienda ospedaliera, Duca e Valorosi, anche loro ai domiciliari e un totale di circa quaranta persone sotto la lente della Procura. Ma anche dall'esigenza politica di "rispondere" a distanza alla visita lampo del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a Perugia in piazza il giorno dopo le dimissioni della presidente Marini. 

E proprio all'alleato di governo, in particolare Di Maio, rivolge alcune puntualizzazioni. A partire dal senso del 25 Aprile, celebrazione, dice, che non può che unire l'Italia. E la posizione del Movimento è tutta nella partecipazione ad Assisi, alla cerimonia ufficiale, in cui è stata scoperta la targa che ricorda la memoria di Giovanni Becchetti, ucciso nel 1921 da una squadra di fascisti perché aveva difeso un amico che portava appuntato alla giacca un garofano. Un martire della libertà, morto per difendere questo diritto, ha ricordato il sindaco di Assisi, Stefania Proietti. Alla cerimonia, tra autorità civili e militari, anche il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa. 

Di Maio e Bonafede (coinvolti in un banale, spiegano sui social, incidente all'autogrill mentre arrivavano in Umbria) venivano dal sopralluogo all'Azienda ospedaliera, a cui ha preso parte anche il ministro Giulia Grillo. "Bisogna far rialzare la testa alla sanità umbra dopo gli scandali che l'hanno travolta, c'è tanto da fare, dobbiamo sradicare la salute dei cittadini dalla politica" ha scritto sulla sua pagina Facebook il vicepremier a corredo di una foto dalla riunione con il commissario Onnis. E la necessità, o meglio l'impegno a intervenire dal punto di vista legislativo su questo aspetto, Di Maio la ribadisce anche dal palco allestito ai giardinetti ai piedi della chiesa di Sant'Ercolano.

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Il ministro Grillo, allo stesso modo, completato il sopralluogo in diversi reparti, compreso il pronto soccorso, aveva avuto modo di definire con forza gli intenti del Governo: "Fatto temporaneo, ma di una gravità unica. Esprimo la vicinanza del Governo e mia personale ai cittadini umbri che ho sempre cercato di mettere al primo posto, prima ancora della competizione politica. Alla luce di questo continua il mio impegno. La politica non deve interferire con la sanità, non solo per gli apicali, ma anche per la gestione dei concorsi pubblici. Il Paese non può più aspettare, algorittimi e sistemi informatizzati per le tracce dei concorsi. Ormai i tempi sono maturi".

A Perugia, anche per sostenere la candidatura di Francesca Tizi, la cui lista ha ottenuto la convalida del Movimento 5 stelle al contrario di quella di Cristina Rosetti, consigliere uscente che ha scelto di correre con una sua lista, e con dei simpatizzanti che hanno manifestato il loro dissenso durante il comizio esponendo uno striscione, Di Maio e Bonafede hanno affrontato diversi temi di respiro nazionale, dalla legge spazzacorrotti all'immigrazione, dalla prescrizione alle pensioni. "Accogliere certo, ma non può essere un problema solo dell'Italia. Servono accordi, serve affrontare insieme all'Europa il problema invece di dare la sponda a chi chiude le frontiere, e delle problematiche di casa nostra non ne vuole sapere". E poi il redditto di cittadinanza, con un milione di richieste già pervenute, e l'altro tasto dolente nella convivenza con l'alleato: il sottosegretario Siri e le sue dimissioni. Che Di Maio torna a ribadire necessarie, "poi se verrà dimostrata la sua innocenza, lo riaccoglieremo a braccia aperte". "I tempi della giustizia non sono quelli della politica. La giustizia faccia il suo corso con tempi e modalità che sono necessari, ma politicamente serve una risposta di tipo differente. Noi lo abbiamo fatto quando è successo".

Un 25 Aprile che il Movimento 5 stelle vuole unificante e non divisorio, un momento di consapevolezza collettiva, importante per un'Italia che i pentastellati vogliono continuare a cambiare: "Il contratto di governo è di cinque anni, chiedercene conto dopo 8 mesi... Ci vuole tempo per chiudere un dossier, anche dieci mesi. Ma preferisco aspettare per essere sicuro di portarlo a casa".

Con Di Maio e Bonfade, l'europarlamentare Laura Agea, la deputata Tiziana Ciprini, il senatore Stefano Lucidi e i consiglieri regionali Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati che confermano: "Concorsi in sanità? Certo che lo immaginavamo, e non solo lì. Lo abbiamo denunciato ogni volta che abbiamo sollevato certi coperchi. Ma siamo in due, più di fare opposizione non potevamo fare". Ma le elezioni regionali si avvicinano. Il messaggio ai sostenitori è chiaro, il pubblico applaude convinto. E prima che tutto finisca, qualche selfie di rito anche per il vicepremier e il ministro.

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