Fase 2, Conte firma il Dpcm e 'libera' le riaperture: cosa si può fare dal 18 maggio
Varato il decreto del presidente del consiglio: ora via libera alle Regioni con la ripartenza di negozi, bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici
Divieto di assembramento, obbligo di mascherina nei luoghi chiusi e anche all'aperto laddove non è possibile rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro, e restare a casa in caso di febbre superiore a 37,5 gradi contattando il proprio medico di base. Queste sono le regole principali da rispettare nella Fase 2 che entrerà davvero nel vivo domani (lunedì 18 maggio) dopo la firma del Dpcm firmato oggi dal premier Giuseppe Conte.
Le linee guida per le riaperture dal 18 maggio: il documento delle Regioni
Cadranno le limitazioni agli spostamenti all'interno delle regioni senza bisogno di un'autocertificazione e insieme al commercio al dettaglio ripartiranno anche la ristorazione e i servizi alla persona, nel rispetto del protocollo stilato dalla Conferenza delle Regioni e recepito dal governo nel Dpcm, di cui è uno degli allegati (il numero 17).
Spostamenti, addio auto-certificazioni: ecco cosa cambierà dal 18 maggio
È consentita dunque l’apertura delle attività, ma con delega alle Regioni che possono decidere “una diversa data” e stabilire nel dettaglio “come” si deve riaprire, con linee guida e protocolli che garantiscono, innanzitutto, il mantenimento del distanziamento sociale di un metro e che siano conformi alle linee guida nazionali. “Le attività – si legge - sono consentite a condizione che le regioni e le province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio".
Il Dpcm del 17 maggio (clicca qui)
Gli allegati al Dpcm del 17 maggio (clicca qui)