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Questione morale: la lega Umbria, la via lombarda e il Lupo di Gubbio

Il leghista Gianluca Cirignoni chiede le dimissioni di Brega, indagato presidente del consiglio regionale, sul modello di Boni a Milano. L'ex arrestato Goracci non lascia la politica e rilancia con il classico dei Ceri

La questione morale tiene ancora banco nel massimo parlamentino dell'Umbria. I venti della Lombardia, dei suoi scandali in particolare, si vanno ad intrecciare a quelli di casa nostra.

E così La Lega Nord Umbria, ferita come tutte le federazioni del movimento dai comportamenti da "roma ladrona" della famiglia Bossi e compagnia, per bocca del capogruppo Gianluca Cirignoni prova un attacco scaccia-crisi sugli avvisi di garanzia a carico del presidente del consiglio Eros Brega: "Le dimissioni dalla carica del presidente del consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni, indagato per corruzione. oltre che fargli onore confermano, se ve ne fosse bisogno in questi giorni, come i leghisti e la Lega Nord abbiano un coraggio, una dignità ed un rispetto delle istituzioni non comune nel panorama politico italiano ed anche in quello umbro".

E poi parte all'attacco a Brega ma non solo anche all'assessore regionale Fernanda Cecchini - colpevole di una graduatoria su alcuni finanziamenti che avrebbe favorito la sorella, ma il caso non è oggetto di inchiesta e si è sgonfiato da tempo - e Orfeo Goracci:  "L'esempio dei leghisti coinvolti in inchieste della magistratura, o "scandali" che non hanno ad oggi rilievi penali, sia seguito anche dal presidente del consiglio regionale (ìBrega, ndr), a capo di un ufficio di presidenza delegittimato da dimissioni, inchieste, arresti e nonostante tutto ricostituito nel più totale spregio delle regole democratiche".Il leghista in salsa verde umbra alza il tiro a nome e per conto della pulizia interna al suo partito.

Ma nello stesso giorno c'è la definitiva conferma sulla voglia di non lasciare la poltrona dell'ex vice-presidente del consiglio regionale, Orfeo Goracci, arrestato nello scorso mese di febbraio. L'ex sindaco di Gubbio, però, è già tornato a lavoro, come sempre, mandando una nota per trasformare i Ceri - la festa di Gubbio - nella super festa dell'Umbria. Il lupo di Gubbio non molla.

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