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Congresso, il Pd di Umbertide ne pensa un'altra: querela i candidati segretari non "amici"

Non si era mai sentito dire che un circolo querela i candidati del proprio partito. Ma lo ha deciso il circolo di Umbertide per difendere la propria onorobilità dopo che, a loro dire, hanno giustamente non ammesso le liste dei tre candidati Chianella, Rossi e Bocerani. In campo solo la lista di Marinelli

Tutte le polemiche politiche, da qualche tempo a questa parte, portano nella sezione del Pd di Umbertide. Non si tratta di un circoletto qualsiasi del partitone: esprimono un sindaco, un deputato e hanno una delle percentuali più alte dell'Umbria. Filo giovani turchi fino al midollo e ora cuperliani. Per chi è renziano lassù non c'è molto spazio come sanno bene i renziani vicini al Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi.

La prima polemica politica fu alla festa dell'Unità: ovviamente Guasticchi e i renziani furono per strano scherzo del destino non presenti nel cartellone degli eventi politici. Ora succede di peggio, al limite del grottesco. Il Pd di Umbertide ha deciso di querelare i compagni di partito Antonello Chianella, Dante Rossi e Mario Bocerani. Ovvero tre dei quattro candidati a segretario per il congresso provinciale. Da quelle parti, come si è visto, va forte Valerio Marinelli che è gradito dall'Onorevole Giulietti e da tutti gli apicali dei giovani turchi. Un circolo che querela tre candidati segretari sinceramente non si era mai sentito neanche in partito come il Pd.

"A seguito di quanto apparso stamane sugli organi di informazione - si legge nella nota - il Partito Democratico di Umbertide preannuncia querela per diffamazione nei confronti dei Dig.ri Chianella Antonello, Bocerani Mario e Rossi Dante Andrea e tutelerà la propria credibilità e onorabilità in tutte le sedi". Tutto nasce dal fatto che i tre candidati non sono riusciti o più semplicemente non gli è stato permesso di presentare le proprie liste da far votare per il congresso Provinciale. Da qui la loro presa di posizione molto forte: "Ci è stata impedita la presentazione delle liste collegate ai sottoscritti - hanno scritto Chianella, Bocerani e Rossi -. Accampando inesistenti ritardi nella presentazione delle liste. Porteremo tutte le violazioni alle più elementari regole democratiche direttamente in segreteria nazionale". Ma i candidati non potevano pensare che il Pd di Umbertide vuole chiarire solo in un'aula di tribunale. Ma allora a cosa servono gli altri livelli auto-controllo del partito stesso?

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