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Politici morosi, Pd e M5s mettono nel mirino tutta la giunta Romizi

Richiesta di attivazione della Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Perugia

Bersaglio grosso: tutta la giunta Romizi. Dopo l'esposto in Procura, la politica. Pd e Movimento 5Stelle alzano il tiro sulla vicenda dei "morosi" in Comune e chiedono l'attivazione della Commissione Controllo e Garanzia di Palazzo dei Priori.

Nel mirino dell'opposizione, che ha già chiesto le dimissioni di Francesco Calabrese, l'esecutivo in totale. E di rimbalzo anche il sindaco Andrea Romizi. Spiega una nota del Comune: "I consiglieri chiedono, tra le altre cose, di verificare se la giunta, nella prima seduta utile, abbia effettivamente deliberato in merito ai requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità dei propri componenti, se le autocertificazioni depositate ad inizio mandato siano veritiere, e se durante il corso del mandato sono emersi nuovi profili di incandidabilità, ineleggibilità e incompatibilità". Insomma, controllare tutto. Dal principio della legislatura Romizi.

Nell'atto depositato da Pd e M5s, "si richiede l’attivazione della quinta Commissione Consiliare Permanente di Controllo e Garanzia per verificare la regolarità degli atti". Perché, si legge, "Ad oggi non risulta pubblicata alcuna delibera di Giunta relativa alla verifica requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità dei Componenti della Giunta Comunale, nonostante sia stato preso l’impegno di trattare la questione alla prima riunione di Giunta e di deliberare un atto formale sul tema".

E giù con l'elenco delle richieste: "Se la Giunta ha deliberato, come da impegno nel decreto sindacale di nomina, nella sua prima seduta in merito ai requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità dei propri componenti". Punto due: "Per quale motivo le autocertificazioni della Giunta non sono mai state pubblicate nel portale dell’ente sotto Amministrazione Trasparente come previsto anche dalla liberatoria sottoscritta dai componenti di Giunta". Terzo: "Verificare, anche grazie al supporto di esperti esterni ed autonomi, la veridicità e la regolarità delle autocertificazioni della Giunta comunale depositate ad inizio mandato". E poi c'è Romizi. Punto quattro: "Se il Sindaco  - si legge nell'atto - al momento della nomina degli Assessori o successivamente era a conoscenza di profili di incandidabilità, ineleggibilità e incompatibilità dei coloro che ha individuato come componenti della Giunta". Punto cinque, l'ultimo: "Se durante il corso del mandato sono emersi nuovi profili di incandidabilità, ineleggibilità e incompatibilità, come ad esempio lo sviluppo di nuove morosità". La partita è aperta, alla maggioranza la mossa. 

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