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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Centro Storico / Corso Pietro Vannucci

Il progetto è vecchio e poco attrattivo, al Comune niente soldi per gli impianti sportivi

Il Pd lancia il sasso contro Palazzo dei Priori: "Perugia esclusa dal bando regionale. Così imparate a non ascoltarci"

Prendo anch’io? No, tu no. “Per la prima volta il Comune non riesce a ottenere i finanziamenti per gli impianti sportivi stanziati dalla Regione Umbria, nonostante il settore dello sport ne abbia estremo bisogno”. Il consigliere Pd Tommaso Bori lancia il sasso, tiene in bella vista la mano e gira pure il coltello nella piaga: “La cosa è ancor più singolare perché sono tanti gli enti locali che sono riusciti a ricevere il contributo: si parla di impianti nei Comuni minori e delle palestre della Provincia, ma tra questi non c’è Perugia”. In pratica uno di quei lunghissimi applausi ironici a rallentatore.
 

“La colpa  - carica a testa bassa il consigliere d’opposizione – è dell'amministrazione comunale che non è stata in grado di elaborare un progetto valido ed innovativo, perdendo così il finanziamento perché la proposta presentata è stata giudicata mancante dei criteri di attrattività e innovazione”.  Morale: bravi, avete fatto un bellissimo lavoro. E mancato alla grande il bando. “Il risultato è che Perugia resta indietro e viene superata anche dai Comuni più piccoli”. E il danno, aggiunge, “lo subiscono le associazioni sportive, gli impianti e i cittadini”.

La conclusione è ovviamente una craniata alla giunta Romizi e alla maggioranza. In politica fallire un obiettivo spesso e volentieri equivale a lasciare un fianco scoperto. Lì qualcuno picchierà. E questo è il caso: “Lo smantellamento dell’Unità Operativa agli impianti sportivi ed aree verdi, accorpata alla parte amministrativa, ha contributo al fallimento. Come se lo sport – arringa Bori - fosse una questione esclusivamente di convenzioni e contratti, non di progettazione di nuovi impianti sportivi e migliore manutenzione del patrimonio già esistente”. Destro, sinistro, destro. “Abbiamo anche cercato di evitare questa brutta figura  - aggiunge - suggerendo all’attuale amministrazione di partecipare al bando presentando un'idea ben più ambiziosa e innovativa, capace di attrarre le nuove generazioni e già presente nei progetti del Comune nel piano triennale delle opere: la realizzazione del primo skatepark pubblico di Perugia. Se fossimo stati presi in considerazione siamo certi che il risultato sarebbe stato ben diverso, ma le nostre proposte non sono state nemmeno prese in considerazione”. Ding, ding, ding.

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