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Politica Centro Storico / Piazza IV Novembre

Le conseguenze del compleanno di Radio Subasio, il Pd: "E Romizi finanzia il Palio di Perugia"

Il partito democratico all'assalto della giunta: "Vediamo se ora l’assessore “alla Rievocazione Storica” darà spazio alle giovani generazioni"

Le conseguenze del concertone e del compleanno di Radio Subasio. Mentre i tecnici smontano il palco in piazza IV Novembre, il mondo della politica di Perugia e dell’Umbria, dopo una domenica passata a battibeccare sui social network – Facebook in primis – su chi fosse il padre dell’evento che ha riempito il centro storico come un uovo e se in città ci fosse o no del vento nuovo, comincia questo lunedì di metà maggio con gli occhi puntati verso una data lontana. Il 10 agosto, per la precisione. Quello che verrà e quello che c’è già stato.

Ma andiamo con ordine. I consiglieri del gruppo Pd al Comune di Perugia la prendono alla larga: “Il grande concerto di sabato sera ha reso merito ad una città che negli anni è cresciuta assieme ai suoi grandi eventi musicali. Radio Subasio scegliendo Perugia ha probabilmente voluto collegare il proprio brand ad una realtà universalmente riconosciuta come “luogo della musica”. Umbria Jazz e la Sagra Musicale Umbra sono le note principali di uno spartito che, negli anni, è stato animato anche dagli splendidi eventi pop organizzati da Sergio Piazzoli, mai sufficientemente compianto, in collaborazione con l’Amministrazione Municipale”.

E ancora: “Ringraziamo Radio Subasio per aver scelto Perugia piuttosto che altre realtà umbre, come siamo grati alla Prefettura per aver organizzato un servizio d’ordine efficiente in appena dieci giorni. Fondamentale il ruolo del Questore e delle forza dell’ordine, sempre disponibili anche nel recuperare lentezze e mancanze che altri soggetti istituzionali sono soliti generare. Ben 200 gli operatori di pubblica sicurezza impiegati grazie alla disponibilità del Ministero degli Interni”.

E adesso, musica (non è una battuta). Si balla. La questione che questi giorni ha fatto la parte del leone nei gruppi Facebook perugini – con discussioni al vetriolo e frecciate di tutti i colori del mondo, arrivando addirittura sulle colonne del Corriere della Sera - , è questa: “sì o no al concertone nel cuore di Perugia? Sì o no a 20-30mila persone (dipende dal giornale che comprate la mattina) nel salotto buono della città?

I consiglieri democratici Erika Borghesi, Diego Mencaroni ed Alvaro Mirabassi danno una prova di veltronismo da lezione magistrale all’università: “I centri storici delle città d’arte possono essere virtuosamente utilizzati anche per eventi di grande richiamo popolare. Nella giusta misura, con un’organizzazione all’altezza, rispettando così ciò che la storia ci ha consegnato. Riteniamo che operazioni come quella di sabato siano strumentali alla corretta conduzione della crescita della parte antica della città, che va tutelata e, al contempo animata, difesa e promossa”. Applausi, grazie.

E’ finita qui? Chiaramente no. Perché il trio dem ne ha anche per la Giunta Romizi. E anche per la famosa data del 10 agosto. Quella del concerto cancellato. Scrivono i consiglieri del Pd: “Prendiamo anche atto che la giunta comunale e il sindaco Romizi hanno superato l’assioma dell’assessore Severini, secondo il quale il palco avrebbe offeso “la Piazza. Il Santo, la Fontana”. In fondo, non è mai troppo tardi”. E tanto che ci sono, perché non tirare una bella bordata a Perugia 1416? Oramai i tre sono in ballo (la battuta è voluta anche stavolta): “Vediamo se ora, dopo il regalo di Radio Subasio, l’assessore “alla Rievocazione Storica” continuerà a dare spazio a bisogni culturali che non sono quelli degli amanti dei secoli trascorsi, dando dignità a generazioni che al momento sono escluse dalla programmazione del Comune. In fondo, con i 300.000 euro impegnati per Braccio si sarebbero potuti organizzare decine di eventi legati al contemporaneo, inteso come musica, immagini, parole, colori. In sintesi quello che si fa nel resto delle città moderne che vogliono aprirsi all’Europa. Perugia per ora si è riappropriata della Piazza con un concerto donato da Radio Subasio. Speriamo che si apra al futuro con una programmazione culturale municipale adeguata ai suoi giovani, attenta non solo ai suoi salotti”. Musica, maestro.

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