Cgil: la crisi continua a colpire l'Umbria
La Cgil dell'Umbria invia un comunicato che parla della crisi economica e degli effetti che la recessione sta avendo sulla regione, richiamando ad un intervento politico del governo
L’osservatorio nazionale sulla CIG della CGIL ha rilevato una diminuzione nel ricorso alla cassa integrazione a livello nazionale nel primo semestre 2011 (-19,33%) seppure in una situazione produttiva che permane allarmante e grave. Nel Paese la ripresa è molto debole e la crisi continua a mordere in maniera molto pesante. E' ormai evidente a tutti che abbiamo di fronte a noi una crisi strutturale, che evidenzia la mancanza di una politica industriale da parte del governo nazionale.
In un quadro nazionale molto difficile, la situazione dell’Umbria è oltremodo preoccupante. I dati sulla nostra regione ci dicono infatti che, nel raffronto tra primo semestre 2010 e primo semestre 2011, in controtendenza con l'andamento del Paese, la cassa integrazione aumenta del 9,3%. Una aumento dovuto esclusivamente alla CIGS (cassa integrazione straordinaria) che cresce del 15,33% e alla CIGD (cassa integrazione in deroga) che sale del 21,72%, mentre la CIGO (cassa integrazione ordinaria) diminuisce del 27,4%.
L'Umbria è dunque una delle 6 regioni italiane in cui il ricorso alla cassa integrazione continua ad aumentare rispetto al 2010, mentre a livello nazionale c’è una diminuzione. Indicativo inoltre è il numero dei lavoratori umbri coinvolti, che sono complessivamente 23.404, di cui 3.619 nella CIGO, 3.621 nella CIGS e ben 16.164 nella CIGD. Mentre i lavoratori coinvolti dalla cassa integrazione a 0 ore sono 11.702 di cui 1.810 nella CIGO, 1.810 nella CIGS e 8.082 nella CIGD. Di fronte a questa situazione, che è estremamente preoccupante, come testimoniano le tante vertenze aperte nella nostra regione, la CGIL ritiene necessario un confronto immediato con CISL e UIL per concordare le opportune iniziative da programmare nei prossimi giorni e nella ripresa di settembre, in difesa del lavoro, dello sviluppo e dei diritti della nostra regione. In questo senso il segretario regionale della CGIL ha chiesto la riunione delle 3 segreterie regionali CGIL-CISL-UIL dell’Umbria per concordare le opportune iniziative.
Mario Bravi – Segretario generale Cgil Umbria
Gianfranco Fattorini – Segretario regionale Cgil Umbria