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Pd, il Presidente Marini riflette sulle vecchie alleanze: è la fine del modello "Unione"

La riunione della segreteria regionale del Pd ha fatto emergere un aspetto importante in chiave elezioni comunali e regionali grazie al discorso della Marini che sembra aver messo la parola fine ad alcune alleanze storiche

Forse il centrosinistra come lo abbiamo visto fino ad oggi in Umbria - modello Unione con tanto di Idv, Pdci, Prc, Psi e altri -potrebbe essere bello che sepolto già a partire dalle prossime amministrative di maggio - Corciano e Passignano le due piazze della provincia di Perugia più importanti - con effetti molto più evidenti per il prossimo anno quando si rinnoveranno i grandi municipi. In attesa di un nuovo segretario del Pd, le parole che sembrano pesare di più dal partitone arrivano direttamente dall'amministratore più importante: la presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini che, pur con toni concilianti, nella segreteria regionale del Pd ha lanciato alcuni interrogativi che sembrano avere già la risposta dentro la domanda.

"Come possiamo interpretare - ha affermato - un partito del cambiamento? E poi che fine hanno fatto i nostri alleati? Come ci attrezziamo al voto per i comuni se non apriamo questo confronto? Pensiamo di giocare con lo stesso schema di alleanze prescindendo dal voto di febbraio? Noi dobbiamo prendere atto del voto se abbiamo rispetto dei cittadini umbri, facciamola una discussione su come costruire cambiamento e rinnovamento". Il Presidente parla di rispetto delle indicazioni degli elettori che chiedono la fine, a suo dire, dei vecchi schemi oltre che una richiesta di rinnovamento degli amministratori o rappresentanti politici.

Quindi se da una parte si paventa un forte ricambio generazionale dall'altro sembra proprio la fine della vecchia Unione di centrosinistra. certo questo è più facile per le elezioni regionali dove non c'è ballottaggio e Pd, Sel più socialisti sono saldamente primi (per adesso....). Situazione nettamente più difficile invece per i comuni: Spoleto e Perugia in testa dove i grillini sono forti e gli elettori di centrodestra potrebbe essere tentati di votarli se fuori dal ballottaggio il Pdl. La Marini spiega che difficilmente si può fare finta di niente su una indicazione di voto che anche in Umbria ha di fatto ridimensionato la sinistra con Rivoluzione Civile al 2 per cento. Ma Rifondazione e Idv hanno un peso diverso alle comunali e regionali.

C'è anche chi nel Pd ipotizza delle liste civiche "Esempio: La Sinistra per Perugia" dove far inserire gli ex alleati ma senza simbolo. A Todi ha funzionato, ma era un anno fa. Se fallisse questa ipotesi alleati storici sarebbero fuori dall'abbraccio con il Pd e anche dai consigli data la forte riduzione dei posti a disposizione degli eletti. Il centrosinistra è in fibrillazione e c'è già chi chiede un tavolo per aprire un ragionamento. A maggio si vota a Corciano, Trevi Passignano.

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