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Centrodestra, attesa e idea scissione nel Pdl: La Destra annuncia liste

La crisi di Governo e il ritorno di Berlusconi sta sconvolgendo gli equilibri anche in Umbria tra meloniani,alfaniani e cicchittiani. La Destra di Storace presenta la lista in Umbria

Centrodestra inquieto anche in Umbria. Il ritorno in campo di Berlusconi nel Pdl è al centro di una discussione tutta interna: gli alfaniani (Lignani,Monni) sono spiazzati sul segretario che dalle primarie è passatto all'appoggio dell'ex leader. Lignani, uomo della destra forte dentro il Pdl, non ne vuole sapere di andare al macello con la vecchia formula. E' sempre più propenso ad una scissione.

Monni attende. Poi c'è l'area dei meloniani (De Sio,Prisco) che è l'unica ad aver detto chiaramente che senza primarie non ci sta ed è pronta a sbattere la porta. Infine l'area di Cicchitto (Laffranco in primis) che attende di capire come può andare a finire ma è favorevole ad una presa di posizione anti-Monti per cavalcare l'onda popolare in chiave di campagna elettorale. Comunque i probabili scissionisti non hanno nessuna intenzione di fare una nuova Alleanza Nazionale ma un partito di centrodestra liberdemocratico che possa raccogliere anche i voti di socialisti, centristi e liberari.

 
Ma a destra, in Umbria, c'è anche chi non trema pur avento percentuali minori: La Destra di Storace, retta da Stefania Verruso, ha scritto che ci sono, sono contro Monti e si presenteranno alla Camera e al Senato con liste proprie in Umbria. Anche senza il Pdl. "Le incertezze - ha spiegato Stefania Verruso - che hanno scosso il centrodestra – dopo il tormentone primarie, comitati, ex An, scissioni e ora l'imminente ritorno di Berlusconi – sia a livello nazionale che umbro, non riguardano in nessun modo il partito de La Destra. Gli uomini e le donne del Segretario Francesco Storace sono pronte per la prossima tornate elettorale con un programma, con proprie liste e con le idee ben chiare su valori, giudizio del Governo Monti e rilancio del Paese. Una realtà questa anche per la sezione dell'Umbria".
 
Niente tatticismi ma neanche nessuna marcia indietro sui valori."Noi de La Destra non ci vergogneremo a ribadire la nostra contrarietà al matrimonio dei gay e alle adozione di bambini da parte di coppie gay che non vuol dire certo repressione della sessualità individuale. Non accetteremo mai l’islamizzazione del Paese e dell’Umbria – record di immigrati islamici in percentuali in Italia – come difenderemo a spada tratta la preferenza nazionale sulle assegnazione di tutti i servizi sociali, evitando di  difendere l’aurea degli intellettuali progressisti".
 

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