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Elezioni comunali: esulta la Lega, bene Fratelli d'Italia ma con Fi-cespuglio si può vincere ad Assisi?

La parola d'ordine ora nel centrodestra regionale è "aggregare i moderati per non perdere il governo di Assisi dopo 22 anni". Perdere Assisi vorrebbe dire una vera disfatta dopo che negli ultimi anni si sono conquistati altri centri importanti come Spoleto, Bastia e in passato anche Orvieto e Gualdo Tadino. Assisi è la capitale del centrodestra e una disfatta tra 15 giorni farebbe passare in secondo piano le vittorie attuali a Nocera Umbra (con Giovanni Bontempi), Amelia (Laura Pernazza), Bettona (Lamberto Marcantonini), Castelgiorgio (Andrea Garbini), Otricoli (Antonio Liberati) e in parte anche Bevagna dove hanno vinto i dissidenti Pd con altri candidati di diversa estrazione politica.

Ma ricompattare i moderati non è impresa facile anche perchè non c'è una regia forte in quello che un tempo era la casa dei moderati: Forza Italia. Il partito Berlusconiano a Città di Castello e Assisi è stato superato sia dalla Lega Nord che da Fratelli d'Italia. Il movimento galleggia intorno al 5 per cento... una grande pianta diventata cespuglio. C'è da dire, tralasciando Milano, le percentuali umbre sono in linea con quelle nazionali e quindi il male non è tanto locale ma nazionale. Giorgio Bartolini dunque dovrà fare molto, ma molto da solo per ricompattare l'area cattolica senza sperare in qualche magheggio nazionale e della segreteria regionale di Fi. Lunghi è l'ago della bilancia ma al momento si è limitato a fare un in bocca al lupo ai duellanti al ballottaggio. Ma se Forza Italia piange, si possono dire soddisfatti i vertici di Fratelli d'Italia - la destra ormai consolidata in Umbria intorno al 7 per cento - e soprattutto quelli della Lega Nord Umbria, primo partito di quello che resta del centrodestra.

 “La Lega Nord in Umbria si dimostra forza dirompente – commenta il senatore Stefano Candiani – da Città di Castello fino a Montecastrilli la gente è stanca della politica di una sinistra che litiga per spartirsi i consigli di amministrazione, garantisce gli interessi delle banche contro i risparmiatori, usa il territorio per farne discarica di rifiuti e si dimentica le difficoltà dei cittadini per trovare un lavoro, una cura in ospedale o la sicurezza nei paesi. È solo questione di tempo per una svolta completa di rinnovamento in tutta l'Umbria. Vigileremo e lavoreremo peramministrare o fare opposizione, avendo come unico interesse il bene dei cittadini”. Il ballottaggio di Assisi ci dirà se una coalizione a trazione leghista in Umbria sia sufficiente per governare i piccoli e medi comuni dell'Umbria. 

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