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Castiglione del Lago inguaia Gesenu, sì al taglio del contratto con Gest: e ora?

Il consiglio comunale vota all'unanimità la mozione del Movimento 5Stelle per rescindere il contratto: "Esperienza fallimentare"

Ancora problemi per Gesenu. E questa volta arrivano dal lago Trasimeno. “Nonostante le insofferenze del sindaco, è stata approvata all’unanimità durante il Consiglio comunale del 30 novembre la mozione del Movimento 5Stelle che impegna il Comune di Castiglione del Lago ad attivarsi per recedere dal contratto con Gest, l’azienda a maggioranza privata che ha l'appaltato del servizio di raccolta rifiuti del Trasimeno svolto da Tsa”. Un alto pezzo importante se ne va e prende il largo. Direzione: gestione pubblica del servizio rifiuti. Così Castiglione del Lago si mette in scia con Piegaro e Città della Pieve.  

“La raccolta dei rifiuti con Gest – scrive il Movimento 5Stelle, autore della mozione - è stata un’esperienza fallimentare, sotto vari aspetti: con Gest e l’affidataria Tsa siamo davanti al gran conflitto di interessi per cui l’azienda incaricata di gestire la raccolta differenziata è anche proprietaria di una discarica, che guadagna quindi sul conferimento del materiale indifferenziato”.

E ancora: “La raccolta differenziata – prosegue il M5S - non è stata adeguatamente perseguita, tanto che le percentuali di differenziata sono molto più basse di quelle prospettate: 54% nel 2014 contro il 64% che da normativa nazionale doveva essere raggiunto già nel 2012. A fronte di un piccolo aumento delle quote di differenziata non vi sono corrispondenti riduzioni di costi del servizio pagato dai cittadini, se non briciole; c’è mancanza di impegno nella promozione del compostaggio domestico, che in un territorio come quello castiglionese potrebbe diminuire sensibilmente la quantità di rifiuto organico prodotto; c’è la mancata applicazione della raccolta porta a porta dell’organico, che potrebbe assicurare una reale selezione del rifiuto, diminuendone le quantità e migliorandone la qualità (rifiuto selezionato, ottimo per un vero compost di qualità)”.

Infine, “registriamo la mancata applicazione della tariffa puntuale, l’unica in grado di garantire una reale efficacia nell’incremento della differenziata e di premiare veramente chi più e meglio differenzia”.

Insomma, spiega il Movimento 5Stelle, questi motivi “già di per sé giustificano una risoluzione del contratto esistente. A questi si aggiungono le recenti indagini della Procura di Perugia su Gesenu, proprietaria della Gest al 70%, e Tsa, in mano ai Comuni del Trasimeno per il 51%. Le accuse sono gravissime: truffa, danni ambientali, illeciti finanziari. Ad indagare c’è anche l’Antimafia. Che altro si vuole aspettare?”.

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