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Martedì, 30 Aprile 2024
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Sicurezza, l'Umbria unita chiede al Governo la sede del Provveditorato per le carceri: benefici e investimenti

Dopo la richiesta dei sindacati, ora anche anche il consiglio regionale vota all'unanimità la mozione della Puletti della Lega. "Maggiori risorse, nuove tecnologie e soprattutto più unità lavorative a disposizione per garantire ordine e sicurezza”

L'Umbria resta in ballo per ottenere dal Ministero della Giustizia una sede interregionale, a Perugia, del nuovo Provveditorato per l’Amministrazione Penitenziaria. Una richiesta - fatta dai sindacati umbri della Polizia Penitenziaria e dalla stessa presidente Tesei al Ministro Nordio - che potrebbe essere inserita all'interno dello schema di Decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al Regolamento di riorganizzazione del Ministero. Ad intensificare gli incontri da parte dei vertici regionali, con tanto di dossier che giustificano l'esigenza di una sede in Umbria, è stata la consigliera della Lega Manuela Puletti (Lega) che ha presentato una mozione urgente in consiglio regionale per rafforzare dalla massima assise regionale la richiesta ufficiale. Mozione che è andata ben oltre le aspettative dato che è stata votata all'unanimità; un ulteriore segnale importante da giocarsi sul tavolo del Governo "amico" da parte dell'Umbria.

Ma perchè la nostra regione, dopo anni di assenza di questo servizio, ha bisogno della sede interregionale? "Far ricadere la scelta su Perugia - ha spiegato la consigliera Emanuela  Puletti - come sede del Provveditorato per l’amministrazione penitenziaria, genererebbe risvolti positivi anche dal punto di vista economico, con considerevoli economie di spesa, tali da non gravare nell’ottica della spending review sulle casse dello Stato, essendo la struttura già ampiamente rodata ed operativa per rispondere a qualsiasi tipo di necessità ed urgenza che si potrebbero verificare. Quindi, una base solida di partenza su cui poter lavorare e su cui poter fare affidamento".

Ad avvalorare la presenza della sede del nascente Provveditorato per l’amministrazione penitenziaria c'è la complessità della popolazione carceraria negli istituti di casa nostra. "La nostra regione - ha concluso Puletti - ha infatti un tasso di sovraffollamento ben oltre il 100%, ospita Sezioni particolarmente delicate da gestire, con circuiti paralleli di detenuti al 41 bis o in osservazione psichiatrica ( Sezione R.O.P.) presso la Casa di reclusione di Spoleto ed ha percentuali rilevanti, riferibili all’incidenza dei detenuti di cittadinanza straniera pari al 27% e ai detenuti sottoposti a regime di ‘Alta Sicurezza’ pari al 37%".

In prima linea ci sono le principali sigle sindacali degli agenti di Polizia penitenziaria hanno recentemente redatto un documento condiviso per chiedere l’impegno unitario dei parlamentari umbri, dei membri della Giunta e del Consiglio regionale, dei rappresentanti di partiti politici e liste civiche riconosciute, volto a sostenere l’istituzione del nuovo Provveditorato in Umbria. "Una soluzione importante perché dopo anni di tagli e difficoltà quotidiane per l’intero comparto c'è la possibilità di aprire una fase gestionale nuova, con maggiori risorse, nuove tecnologie e soprattutto più unità lavorative a disposizione per garantire ordine e sicurezza”: ha concluso l'esponente della Lega.

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