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IL BLOG di Franco Parlavecchio - Migranti, viva il ministro che prende decisioni scomode: con lui sbarchi dimezzati

E’ bastata una posizione pragmatica da parte di un Ministro che subito alcuni hanno criticato perché i risultati diventano troppo evidenti (una riduzione di oltre il 50% degli arrivi nel solo mese di luglio)

Finalmente ha dato un segnale di vita istituzionale: anche il Presidente della Repubblica esiste. E onestamente l’ha fatto in maniera piuttosto inaspettata e forse non proprio conforme al suo ruolo ma quanto mai opportuna, per difendere un Ministro della Repubblica dagli attacchi dei suoi colleghi. Mattarella si è fatto sentire perché un Ministro sta facendo il suo dovere e sta ottenendo risultati concreti e per quanto possa sembrare strano, a Minniti non piace galleggiare, prende decisioni anche scomode.

L’oggetto del contendere è quello che va tanto di moda negli ultimi tempi, quello dei migranti.  Un oggetto che a molti piace regolare in modo assolutamente ideologico, in poche parole, possibilmente senza regole. Ed invece a Minniti, con l’appoggio del Governo, non in modo convinto da parte di tutti, è bastato indurire un po’ la posizione dell’Italia sulla questione degli sbarchi e mettere dei paletti alle ONG, che subito sono diminuiti con la conseguenza di ridurre le tragedie, fare meno grosso il portafoglio degli scafisti ed avere un maggiore controllo sul territorio.

Ci voleva tanto?    E’ bastata una posizione pragmatica da parte di un Ministro che subito alcuni hanno criticato perché i risultati diventano troppo evidenti (una riduzione di oltre il 50% degli arrivi nel solo mese di luglio). Quanto sono chiare le lacune degli altri, soprattutto di coloro che hanno ricoperto quel dicastero!

Minniti ha dovuto addirittura minacciare le dimissioni se il Governo non avesse preso posizione in modo preciso sul codice di condotta delle Ong (Save The Children lo ha firmato), da lui caldeggiato ma non da tutti i Ministri condiviso. Quello che è risultato il Ministro più popolare, sempre lontano dai riflettori, è stato messo in discussione per aver lavorato troppo seriamente… 

Non c'è niente da fare, in Italia ci sono alcuni tabù.   Le Organizzazioni non Governative non si possono toccare.   Secondo qualcuno non gli si deve imporre un codice di condotta, anche quando qualcuna di queste ha presumibilmente fatto accordi con gli scafisti.   Nessuno vuole togliere alle ONG il ruolo importante che svolgono ma queste non possono operare senza regole.  Sarebbe interessante capire come mai qualcuna si voglia sottrarre dal rispetto di tali norme ed analizzare il perché alcuni di questi rappresentanti magari prendono stipendi non proprio da fame..

Consiglierei a tutti quelli che continuano a pensare che non ci sia nessuna emergenza di mettere un piede sulla terra, scendere dall’auto blu, allontanarsi dalla scorta e passeggiare, fare la spesa come gli altri,  prendere un autobus e parlare con qualche semplice cittadino, se ancora sono in grado di farlo.   Forse rivedrebbero un mondo che hanno dimenticato, quello reale.

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