rotate-mobile
Politica

Il blog di Franco Parlavecchio - Tra sparare di giorno o di notte... io preferisco la certezza della pena

Pum! Hanno sparato ad un ladro che è entrato dentro casa. Sono le ore 22… è notte?  Può essere considerata legittima difesa? Sembra paradossale ma la Camera dei Deputati ha approvato la nuova legge sulla legittima difesa che in modo molto discutibile amplia il diritto di poter tutelare la propria incolumità, specificando tuttavia fuorvianti riferimenti a determinate fasce orarie. Sempre nel rispetto, come prevede la legge attualmente in vigore, del criterio di proporzionalità tra difesa ed offesa circa la minaccia presente.

Tra mille polemiche ora il testo passerà al Senato, (forse il Senato non è stato abolito in modo da correggere gli errori della Camera dei Deputati?) e potrà essere cambiato, per tornare poi alla Camera e completare il solito iter infinitamente circolare. Pensare di limitare la piena legittimazione a difendere la propria incolumità da un’aggressione è lontano dalla realtà.

Sembra paradossale tanto quanto era assurda quella sentenza di assoluzione emessa in favore di uno stupratore dalla parte della Corte di Cassazione secondo la quale l'uomo non avrebbe potuto violentare la ragazza perché portava i jeans. La colpa dell’errore sulla “notte” non è tanto dei parlamentari che hanno votato il testo quanto del relatore della proposta di legge e dei suoi collaboratori che sono stati eufemisticamente "distratti". La distinzione tra notte e giorno è bizzarra, ma esiste qualcosa di simile nella legislazione francese. Magari avranno copiato?.  Ora tutti ritengono quel testo inadeguato, anche chi lo ha approvato.

Il vero problema è tuttavia un altro. Il dibattito che si è animato in questi giorni riguardo la legittima difesa sembra quasi surreale, strumentalmente tirato da una parte all'altra, non tenendo conto del problema reale. Vi siete mai trovati in una situazione di pericolo?    Sfido chiunque a ragionare in modo lucido in certi momenti; si pensa solo a difendere se stessi e i propri cari, il resto non conta.

Una legge sulla legittima difesa c’è già e questa iniziativa di cambiamento è in parte figlia della sfiducia verso la modalità in cui viene applicata dalla magistratura. D’altra parte chi si difende in modo legittimo non può portarsi dietro anche la croce di una possibile condanna. Il problema della difesa è vecchio come il mondo, ma se si percepisce una mancata soddisfazione di questo bisogno e se lo Stato non sempre riesce ad assumersi il carico della sicurezza dei propri cittadini, almeno non se la prenda con la parte più debole qualora reagisca.  Io continuo a pensare che il primo atto di una riforma concreta sia la certezza della pena, vero deterrente al commettere un reato. Vale molto più che detenere un arsenale da guerra.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il blog di Franco Parlavecchio - Tra sparare di giorno o di notte... io preferisco la certezza della pena

PerugiaToday è in caricamento