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Il blog di Franco Parlavecchio, promesse sparate a raffica per le elezioni 2018: ma alla lunga vinceranno gli onesti

Campagna elettorale significa soprattutto propaganda, molte parole e tante promesse, troppe. E’ normale promettere di realizzare i sogni di ciascun cittadino, illudere è un inganno. E allora c’è chi promette di abolire il canone Rai quando si è appena trovato il modo per farlo pagare a tutti; chi pensa di cancellare le tasse universitarie anche se purtroppo riguardano una piccola percentuale di popolazione, chi promette di trovarti un posto di lavoro per poi spiegarti dopo le elezioni che era sulla luna, o anche chi vorrebbe offrirti un reddito a vita più alto di quello che avresti guadagnato lavorando.

Una serie di promesse possibili o impossibili che fanno parte di un gioco; chi è più bravo a raccontarle? Chi veramente è disposto più a crederti? Tutti sparano parole come se fossero in osteria con un gruppo di amici, tra un bicchiere di troppo e l’altro. Per poi dimenticarsi di tutto il giorno dopo. Soprattutto nessuno spiega come trovare le risorse necessarie per realizzare gli impegni presi con gli elettori. Anche perché, diciamoci la verità, che fascino avrebbe raccontare di voler eliminare il debito pubblico? Peccato però che ogni nuovo essere vivente viene al mondo con un debito addosso, e quel debito cresce ogni giorno.

Inoltre nessuno pensa di promettere la cosa più semplice: candidare persone finalmente serie e competenti, in grado di poter garantire un buon governo.   Si, forse è troppo banale e non entusiasmante per un elettore che ti ascolta, ma è veramente l’unica ricetta di cui abbiamo veramente bisogno. E su questo non esiste l’idea di un voto utile o inutile. Il voto va rispettato anche quando rappresenti una piccola minoranza, perché un giorno magari avrà la possibilità di diventare grande.

La cosa che mi infastidisce forse in maggior misura è proprio l’idea di denigrare l’avversario come strumento di lotta politica. Sarebbe di gran lunga meglio guardare il proprio ombelico.
E quindi caro candidato, alle prossime elezioni politiche cerca di promettere di non fare promesse; tutti ti guarderanno con un volto più umano.
 

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