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Coronavirus, il Pd contro la Tesei: "Sui bus solo slogan: scarsa sicurezza e pochi uomini ai controlli"

Lettera aperta del maggior partito di opposizione a Palazzo Cesaroni: "Le risorse ci sono, le ha girato il Governo"

Insufficienti le misure di sicurezza per gli operatori del trasporto publico. Il Partito Democratico torma a puntare il dito contro la Regione in una lettera aperta, in teoria destinata alla Presidente Tesei, in pratica esclusivamente agli elettori-cittadini. Il maggior gruppo di opposizione rilancia le preoccupazioni di alcuni sindacati che temono per la salute del personale. 

“Come già denunciato dai sindacati – si evince nella lettera - riteniamo insufficienti le misure di sicurezza per gli operatori del trasporto pubblico locale. Manca personale e, di conseguenza, non è possibile contenere il numero degli accessi per ogni mezzo mettendo a rischio non solo i lavoratori, ma anche i passeggeri. Occorre quindi rivedere le linee guida per il settore, mettendo a disposizione ulteriore personale rispetto all’equipaggio oggi previsto sui mezzi e da terra, come ausilio nelle fasi maggiormente critiche dello svolgimento del servizio”. 

Il Pd chiede più personale sugli autobus per regolamentare afflusso e far rispettare l'utilizzo di mascherine e altre protezioni: "Il conducente è costretto suo malgrado a bloccare il mezzo e a chiamare la centrale aziendale o le forze dell’ordine. Una situazione surreale e inaccettabile, che potrebbe anche causare problemi di incolumità fisica per gli operatori e che la Regione ha l’obbligo di correggere. È  necessario che sia messo a disposizione tutto il personale necessario, considerando anche quello in ferie forzate”.

L'opposizione chiede alla Presidente Tesei di utilizzare tutte le risorse a disposizione, girate dal Governo nazionale per i trasporto: "Le risorse ci sono – concludono i cinque consiglieri regionali Pd – sono quelle del fondo nazionale, sono state trasferite alle Regioni per intero, anche per il periodo di servizio ridotto. Il personale deve essere poi obbligatoriamente dotato di mascherine Ffp2 e i mezzi pubblici devono essere opportunamente sanificati. È il momento di passare davvero alla fase 2, abbandonando la propaganda e lavorando concretamente per la ripartenza e la sicurezza di tutta l’Umbria”. 

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