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"Sospetta quella assunzione pubblica del consigliere Pd". "Ecco le carte: è tutto trasparente"

Il capogruppo di Forza Italia Nevi denuncia l'assunzione del consigliere comunale perugino alla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Il diretto inreressato Leonardo Miccioni ribatte punto per punto alle accuse: "Ho partecipato ad un bando pubblico. Sono un esperto in formazione"

Sta facendo politicamente rumore la collaborazione - un contratto a progetto - ottenuta dal consigliere comunale del Pd Leonardo Miccione dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Il capogruppo regionale di Forza Italia Raffaele Nevi in una interrogazione urgente alla Presidente Marini ha chiesto di sapere "il tipo di contratto, la retribuzione e se è stata indetta una procedura pubblica per la selezione e come e per quanto tempo sia stato aperto il bando".

Nevi inoltre alla Marini ha chiesto "se ritenga opportuno che un consigliere comunale in carica, per giunta dello stesso partito di maggioranza della Regione, sia assunto in una società partecipata della Regione stessa, con il grave sospetto che tutto questo sia stato fatto per aiutare un compagno di partito". Sospetti e veleni molto forti. Perugiatoday, dopo aver trovate conferme sul contratto di collaborazione di Miccioni, ha sentito anche il diretto interessato per avere anche il suo punto di vista. "Ho partecipato ad un bando pubblico essendomi occupato sempre di formazione ed avendo una laurea in Scienze Politiche. Non si tratta di un assunzione a tempo indeterminato ma ho un contratto a progetto. Il mio compenso, ben visibili sul sito dell'ente, è inoltre uno dei più bassi".

Miccioni ha interpellato anche il presidente del consiglio comunale su eventuali profili di incompatibilità o conflitti di interesse legati alla sua carica rispetto alle norme di legge della Carta di Pisa adottata dal Comune di Perugia: "Al presidente ho chiesto se ci fossero dell'incompatibilità. Con atto scritto mi è stato detto di no. Ho fatto tutto all'insegna della trasparenza e non ho nulla da nascondere". Il consigliere comunale del Pd ammette però di non aver gradito le insinazioni di Nevi che lo hanno molto amareggiato perchè non sono legate ad una vicenda politica ma "si cerca di ledere la credibilità professionale e la caratura morale della mia persona". 

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