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L'ex assessore ritorna al suo lavoro e spara a zero: "Faccio la cassiera, questa politica è solo carriera"

Claudia Travicelli non è più assessore ad Assisi. Dopo mille voci, mille spiegazioni e altrettanti dubbi... per la prima volta parla lei, anzi scrive lei su Fb

Claudia Travicelli non è più assessore ad Assisi. Dopo mille voci, mille spiegazioni e altrettanti dubbi... per la prima volta parla lei, anzi scrive lei su Fb. Una nota appassionata su politica, servizio alla città e ritorno al lavoro. Orgogliosa di non essere una politica di professione che oggi torna a fare la cassiera al supermercato. Una bella riflessioni per chi amministra o spera di farlo.

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di Claudia Travicelli
La vita continua...la passionaria non si arrenderà mai!
Ciao, mi rivolgo a te cara amica e amico, mi sento di condividere con te, questi momenti, che per qualcuno possono sembrare di poca importanza e che invece per le persone semplici come me, sono la base della propria vita. Come saprai, se ne è parlato in tutte le salse e ne hanno parlato forse anche in troppi, mi riferisco in modo particolare ad alcuni improvvisati della politica e a molti azzeccagarbugli, che senza titolo si professano difensori dell'indifendibile, dal 10 di Agosto non per mia volontà e ci sarebbe tanto da dire, non ricopro più il ruolo di Assessore del Comune di Assisi.

Da oggi torno al mio lavoro, quello di una semplice cassiera, che per aver conquistato questo lavoro deve ringraziare solo e soltanto i direttori/titolari del punto vendita e chi insieme a loro ha riposto fiducia nella mia persona. Tu capisci, si fa presto a chiacchierare e a cercare di buttare fango sugli altri, senza però comprendere che tutto quel fango, prima o poi, ritornerà al mittente. La politica va fatta con passione, altruismo, onestà e generosità, quello che stiamo vedendo, mi riferisco a tutti i livelli, non è politica ma esaltazione del proprio io, l'utilizzo delle persone per arrivare ai propri scopi e poi gettarli via, come un panno vecchio, per non parlare poi... delle tante incompetenze fatte passare come ricette miracolose, che tutto hanno a che fare, ma non con la risoluzione dei problemi. Mi riferisco a quelle difficoltà che attanagliano ogni giorno le nostre famiglie : il lavoro, pagare una bolletta, avere una casa, il futuro dei nostri figli, gli anziani sempre più soli, i portatori di handicap, spesso anche le malattie improvvise, tutte situazioni che meritano risposte e non attendono false speranze o eccessi di ego.

La buona politica è connessione sentimentale tra governanti e popolo diceva saggiamente Antonio Gramsci, ma ad oggi questo, purtroppo sembra sempre più un'utopia, un sogno irrealizzabile, perché alcuni pensieri e sentimenti, che una volta erano capisaldi, nel nostro presente sono stati sostituiti da frasi di circostanza, dalla rincorsa a se stessi, senza capire qual'è la vera strada da percorre per migliorare il proprio paese. Insomma stiamo parlando di una politica, in generale basata sul nulla, del voler apparire, dell'arrivare a tutti i costi, calpestando tutto e tutti, fregandosene di chi ha creduto in un percorso e con il proprio voto ha aperto una strada a chi spesso, ha dimostrato, dimostra e purtroppo dimostrerà di non avere le capacità e di non esserne all'altezza. Lascio in questa Amministrazione un pezzo del mio ❤️, ho cercato con grande rispetto di portare il mio apporto, posso ringraziare tutti i dipendenti, dirigenti e tutti coloro che in forme diverse, ogni giorno portano avanti questa stupenda macchina. Le Amministrazioni passano, ma loro restano, come rimangono in presso nella mia mente i loro saluti affezionati, il loro calore, il loro lavoro, la loro amicizia e la loro onestà.

Nel mio ci saranno sempre i cittadini, che anche in questi momenti mi danno forza, i miei tanti elettori, tutte le Scuole con i ragazzi, piccoli e grandi, i dirigenti, gli insegnanti e il personale tutto, il mio sociale, la mia vita quello che non si impara dai libri di scuola, ma lo si fa ogni giorno con umiltà, anche con poca o tanta cultura, senza essere per forza un amministratore, purché lo si faccia onestamente con il cuore. Porto con me un'altra esperienza, bella o brutta, l'ho vissuta e ringrazio il Signore Dio anche per questo, la mia valigia di ritorno conterrà tanti ricordi ed emozioni, ma ti confesso anche un piccolo sacchettino di sassolini, che prima o poi... "Il Signore vede e provvede". Ora torniamo ad oggi, lunedì 21 Agosto, sono pronta per tornare davanti alla mia cassa (solitamente la numero 3), ci torno con grande rispetto ed orgoglio, consapevole che avere un lavoro, oggi come oggi, è un grande regalo e privilegio, mio padre, che ho perso giovanissimo, mi diceva sempre che andare a lavorare è un onore e non ci si deve mai vergognare, la vergogna è andare a rubare. Dal 18 Luglio 2016 ho lasciato il mio lavoro per "l'aspettativa non retribuita", scelta per far parte di una squadra amministrativa, nulla mi aspettavo ieri, fui sorpresa di questa scelta , perché nulla era stato concordato, assolutamente. Fu una scelta dettata dalla serietà di voler ricoprire un incarico per la mia città e non arrecare nessun disagio ad una attività commerciale, che opera con grande onestà e rispetto.

Cosa porto con me, nel mio lavoro, il rispetto, la naturalezza, la spontaneità, la voglia di continuare ad essere la Claudia che tu conosci, senza tanti frillichi o luccichini, ma piena di voglia di far bene e di dimostrare, ancora una volta che l'educazione, il rispetto, l'amicizia vera, l'altruismo, l'onestà sono i valori fondanti e principali della vita. Ringrazio i miei direttori/titolari per avermi sostenuta, i miei colleghi per la vicinanza e i tanti clienti/amici, che sempre mi dimostrano affetto e amicizia. Non ultimo, il mio pensiero, di donna libera, che oggi ha preparato la sua divisa del lavoro, come una bimba si prepara per il primo giorno di scuola, va a mio figlio Marco, a lui con cui ho condiviso molte situazioni, di cui sono oggi più che mai orgogliosa, come lo ero quando andavo a parlare con i suoi insegnanti e mi dicevano, che aveva dei bei voti, ma lo ero ancor di più quando mi dicevano che era educato e rispettoso. Porto con me tanti ricordi, tanti pensieri positivi e un sogno... quello di poter ancora dare tanto, senza mai prendere nulla. Vi voglio bene, grazie

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