L'INTERVENTO "Nessuno tocchi gli asili... ma i costi per il Comune sono alti"

Quale futuro per gli asili pubblici? E' possibile dare un servizio di qualità ma ad un costo minore a carico delle casse comunali? L'analisi dell'assessore ai servizi scolastici del comune di Perugia

di Diego Dramane Waguè* Assessore comunale

Lo spazio occupato oggi sulla stampa a proposito del dibattito sul sistema degli asili nido e relativi servizi dimostra quanto il tema sia sentito. Lo è anche dall’ Amministrazione comunale, tanto che il punto da cui dobbiamo partire è che l’ attenzione di Palazzo dei Priori in questo delicatissimo campo è e resta alta. 

Le famiglie perugine possono stare tranquille: nessuna intenzione di  smobilitare, penalizzare, arretrare. Noi crediamo che i servizi per l’ infanzia siano un tratto fondamentale della civiltà di una comunità. Il punto è quindi:  riconsiderare la spesa proprio per non dover mettere in discussione, già in un prossimo futuro, la sostenibilità del sistema. Razionalizzare oggi significa poter tenere le strutture aperte domani.

In questo senso, dai numeri dei nostri uffici emerge la necessità di compiere una analisi dettagliata dei costi per vedere dove si può risparmiare senza perdere nulla in termini di efficienza del sistema, a partire da questioni fondamentali come sicurezza e linee educative. Naturalmente non possiamo non tener conto che il sistema “misto” e quello tutto privato (ma sempre con il controllo pubblico) costano meno di quello tutto pubblico. Al di fuori da ogni pregiudiziale ideologica, la questione è garantire in ogni caso qualità e numero adeguato di posti. A questo riguardo è  sperabile che la Regione dia risposte celeri agli asili privati che chiedono l’ accreditamento in base alla Legge 30 del 2005, perché questo si traduce in risparmi per le famiglie, lavoro per altri operatori, più posti per i bambini”.