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Urbano Barelli inizia la sua corsa per conquistare Palazzo dei Priori: "Meno tasse e più dialogo"

Si è presentato oggi, 29 marzo, nonostante sia già molto conosciuto, Urbano Barelli, pesidente dell'associazione Italia Nostra

Mancano due mesi esatti. Le Amministrative si avvicinano e tra nomi già noti, come quello di Wladimiro Boccali già sindaco e in corsa con il Pd, e quello di Corrado Zaganelli, uomo scelto dal centrodestra, a apuntare è il nome di Urbano Barelli, presidente di Italia Nostra Perugia.

La candidatura è stata presentata oggi, 29 marzo, a palazzo Cesaroni. Adesso manca solo la presentazione del candidato del Movimento 5 Stelle. Sala affollata comunque per Barelli che pur non essendo mai sceso in campo, appare un uomo avvezzo alla politica. Appoggiato da due liste tenterà quindi la corsa per conquistare palazzo dei Priori.

Un programma ben delineato quello presentato oggi, ma che comunque rispecchia gli ideali figli di un’associazione che si è sempre battuta per diritti molto vicini all’ambiente. E quindi  il no ai progetti come Ikea e percorsi come cementificazione, arriva immediato.

In tutto due le liste appunto. La prima “Perugia rinasce – Urbano Barelli sindaco”, la seconda invece “CReA Perugia – Con Urbano Barelli”. Entrambe sulla stessa lunghezza d’onda, come è giusto che sia. A prendere la parola in conferenza stampa, oltre a Barelli, anche Leandro Lillacci del comitato di Santa Maria Rossa, Goffredo Moroni da Ponte della Pietra, Eleonora Distrutti, Giorgio Matteucci del comitato «Piazza Grimana e dintorni», Lauro Ciurnelli, Mary Mancinelli (dell’Associazione italiana familiari vittime della strada), Francesco Bastianelli, Roberto Tamburini e Lorena Rosi Bonci.

Ovviamente non è mancato il caso di San Bevignate, una battaglia che Italia Nostra, ha combatutto sin dall’inizio, volendo coinvolgere la popolazione il più possibile. Il candidato a sindaco rimarca comunque la necessità di maggior dialogo tra Amministrazione e popolazione, dialogo che a suo manca ed è praticamente inesistente.

Ultimo punto riguarda l’ambizioso progetto di fare di Perugia una città metropolitana, come Renzi ha già più volte preannunciato. Depure la il capoluogo di regione da droga, tassazione e da un centro storico svuotato, ma donare nuovamente a Perugia il suo antico splendore.

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