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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Case popolari, un alloggio per le famiglie da sempre in graduatoria

Sorpassati da nuove e più fresche emergenze, hanno sempre dovuto attendere per un alloggio popolare. Ora queste famiglie sono finalmente agevolate dalla nuova legge regionale. Tutti i particolari

 La nuova legge regionale sull'assegnazione e realizzazioni di alloggi popolari dà nuove priorità a quelle famiglie che da anni sono in graduatoria senza mai ottenere delle abitazioni anche a causa del sorpasso costante delle nuove emergenze o nuclei con punteggi maggiori. Un'attesa infinita che ora può essere finalmente terminata. Nel testo si dice chiaramente: "valorizzare la situazione dei nuclei familiari che da più tempo sono presenti nelle graduatorie e che non sono mai risultati assegnatari di alloggi". 

Inoltre chi è in emergenza abitativa potrà essere assegnatario anche di una casa che si trova in quei comuni non di residenza ma con un patrimonio immobiliare da sfruttare.  Più fondi inoltre all'autocostruzione collettiva. Allo scopo di evitare la precostituzione di situazioni strumentali, nei casi di decesso dell’assegnatario, è stato stabilito che solo alcuni componenti il nucleo familiare ben definiti possano subentrare nella titolarità del rapporto locativo; per gli altri il subentro è previsto solo se è intervenuta l’autorizzazione dell’Ater all’ampliamento stabile del nucleo familiare almeno cinque anni prima del decesso.

Si evita così che l'alloggio pubblico diventi una sorta di eredità da tramandare ai figli. Ci sono anche degli elementi in verità che sembrano andare incontro più alle esigenze delle famiglie straniere come la decisione di ccedere ai benefici di legge dopo anche 5 anni non consecutivi in Umbria.  "Gli sfratti verificatisi nel corso del 2011 - ha spiegato Stefano Vinti, assessore e promotore della legge - sono stati 1.200 di cui il 90 per cento per morosità 'incolpevole', cioè a causa della riduzione del reddito. Se per l'intero Paese occorrerebbero 1 milione di case, in Umbria ci sono 6mila domande, la stima è che servirebbero 10mila abitazioni. Grazie a questa legge viene stabilito con chiarezza chi ha diritto a chiedere l'alloggio pubblico".

Il consigliere d'opposizione Franco Zaffini ha ribadito che la legge e buona ma sui controlli dei furbetti lascia a desiderare: "Il controllo sugli alloggi c'è, ma è fatto con pezzi di carta, ai Comuni è lasciata la facoltà di controllare sul posto, vale a dire che è lasciata alla buona volontà". 

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