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Agenti aggrediti dai detenuti, è allarme. Prisco (Fdi): "Subito il taser ai poliziotti"

Il parlamentare di Fratelli d'Italia: "I detenuti stranieri devono scontare la pena nel proprio Paese di origine"

Ennesimo episodio di violenza in carcere. Stavolta è successo a Perugia, secondo la denuncia del carcere, con un detenuto che ha sferrato un pugno in faccia a un poliziotto del carcere di Capanne. E ora la politica alza la voce: "Taser in dotazione agli agenti della polizia penitenziaria ed esecuzione delle condanne nei Paesi di origine per i detenuti stranieri".

Sono queste le proposte dell'onorevole Emanuele Prisco, parlamentare di Fratelli d'Italia ed ex assessore del Comune di Perugia, dopo l'aggressione subìta nel carcere di Perugia da un poliziotto con un pugno in faccia nel reparto di isolamento: "I dati riferiti alle violenze dietro le sbarre e più in generale agli eventi critici – spiega Prisco in una nota – sono in continuo aumento. Proprio per questa ragione – conclude il parlamentare – è indispensabile che gli agenti di custodia vengano dotati al più presto delle pistole elettriche".

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