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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Ecco il tesoro da proteggere dei Parco dei Monti Sibillini: le specie rare che vivono da noi

Flora, fauna, specie rare; le caratteristiche del Parco dei Monti Sibillini e come salvaguardare questo immenso patrimonio naturale

Circa settantamila metri quadrati di natura, che regna sovrana tra l’Umbria e le Marche. Stiamo parlando del Parco dei Monti Sibillini, uno scrigno da proteggere e tutelare e che racchiude, al suo interno, un fragile ma meraviglioso ecosistema: Animali che sono stati ripopolati perché in via di estinzione, siti di interesse comunitario, zone a protezione speciale, per continuare a tramandare il grande libro della natura.

Le caratteristiche Il Parco contiene ben 18 siti di importanza comunitaria di cui 5 a protezione speciale; ambienti unici come la Gola del Fiastrone, la Valle dell'Infernaccio, il Monte Bove, il Lago di Pilato, il Monte Vettore e i Piani di Castelluccio.

Gli habitat di interesse comunitario che riguardano boschi, praterie e ambienti umidi, sono invece 29 mentre 77 sono le specie di interesse comunitario, tra cui ricordiamo il lupo, il camoscio appenninico, la vipera dell'Orsini, il geotritone italiano, la trota mediterranea, il gambero di fiume, l'aquila reale. Presente anche il rarissimo Ululone appenninico, una specie di anfibio di piccole dimensioni che non supera i 6 cm di lunghezza. Tra i volatili, oltre l’aquila reale, è presente il gufo reale, il falco pellegrino e la reintrodotta coturnice. Sul lago di Pilato, vive una specie di crostaceo rarissimo, il chirocefalo  del Marchesini.  Una fauna ricchissima: tra gli animali il meraviglioso gatto selvatico, il capriolo,

Tra le piante, anche l'adonide distorta, la viola di Eugenia ,il genepì dell’Appennino, la genziana lutea, la genziana napoletana  l’uva orsina  e la stella alpina dei sibillini.

Tutela e conservazione Il Parco dei Monti Sibillini, uno dei siti naturali  più belli in Italia, sarà tutelato grazie alla Misure di Conservazione della Rete Natura 2000; uno strumento fondamentale per la gestione e la conservazione dei siti di importanza comunitaria.  Le misure di conservazione sono state redatte dal Parco tenendo conto di molti studi scientifici nonché delle misure proposte dalle Province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno.

Tra gli strumenti di conservazione particolare importanza è data alla incentivazione delle attività zootecniche tradizionali, necessarie al mantenimento delle praterie secondarie ricche di biodiversità; particolari modalità di allevamento sostenibile sono invece previste per le praterie più sensibili d'alta quota. Queste misure costituiranno anche il riferimento per i contributi regionali previsti dai PSR. Alcune norme si riferiscono anche alle attività turistico-ricreative e, in particolare, all'escursionismo in mountain bike e al volo libero, con l'obiettivo di favorire una fruizione del Parco responsabile e rispettosa delle fragilità ambientali, in coerenza anche con la Carta Europea del Turismo Sostenibile alla quale il Parco aderisce ormai da molti anni.

Le misure di conservazione sono pubblicate sul sito del internetwww.sibillini.net e a tutti gli effetti vigenti in entrambi i settori - marchigiano e umbro - del Parco; esse costituiranno non solo uno strumento normativo richiesto dalla Commissione Europea, ma anche una occasione di valorizzazione del territorio, che proprio nella qualità dell'ambiente e nel turismo responsabile fonda le principali potenzialità di sviluppo. 

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