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Università di Perugia, il corso che anticipa il futuro: attivato l'insegnamento di Affective Computing

Approfondimento sulla fusione tra intelligenza artificiale, neuroscienze e psicologia affettiva, e le implicazioni etiche dell'utilizzo dell'AI nello sviluppo tecnologico

L'Università di Perugia annuncia l'attivazione "per la prima volta nella sua offerta formativa e tra le prime in Italia" di "un insegnamento dedicato all'Affective Computing" a livello magistrale.  

"Questo insegnamento sull’Affective Computing, attivato nell'ambito della laurea magistrale in Informatica curriculum Intelligenza Artificiale, rappresenta un'opportunità innovativa per approfondire la fusione tra intelligenza artificiale, neuroscienze e psicologia Affettiva, e le implicazioni etiche dell'utilizzo dell'AI nello sviluppo tecnologico – sottolinea la dottoressa Valentina Franzoni -. Le studentesse e gli studenti acquisiranno conoscenze teoriche e pratiche interdisciplinari sul rilevamento e l'analisi delle emozioni umane attraverso tecniche di Intelligenza Artificiale, nonché sull'applicazione dell'Affective Computing in diversi contesti, tra cui la robotica, la salute, l'istruzione e l'intrattenimento”.

E ancora: "Saranno esplorate anche le implicazioni etiche e sociali dell'Affective Computing e come queste possono essere gestite attraverso la responsabilità etica dei ricercatori e degli sviluppatori. L'insegnamento prevede l' elaborazione e lo sviluppo di un progetto di ricerca nell'ambito dell'Affective Computing, in modo da fornire agli studenti un'esperienza pratica e di applicazione degli argomenti trattati".

"L'Università degli Studi di Perugia si conferma pioniera nel panorama accademico italiano – aggiunge la docente - introducendo, per la prima volta, un insegnamento dedicato all'Affective Computing rivolto agli studenti magistrali: precedentemente offerto solo a livello dottorale, è ora accessibile anche come opzione per 6 Cfu a tutti gli studenti e studentesse dell'Ateneo, grazie alla sua forte componente multidisciplinare – conclude la dottoressa Franzoni -. L'Affective Computing sta emergendo come un settore chiave per il futuro della tecnologia, con impatti significativi in ambiti quali la robotica, la salute, l'istruzione e l'intrattenimento, attraverso innovazioni nel riconoscimento del dolore e delle emozioni umane".

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