Università di Perugia, al via il corso che punta alla sostenibilità nella gestione dei rifiuti e all’economia circolare
“Biowaste Valorization and Circular Economy” avrà inizio il 29 settembre 2023 per la durata di un mese
Il mondo si orienta sempre di più verso la sostenibilità e l’innovazione, non solo per affrontare il futuro ma anche per gestire meglio il presente. L’Università di Perugia segue la stessa traiettoria presentando, a Palazzo Murena, il corso di formazione permanente e continua “Biowaste Valorization and Circular Economy", finalizzato a fornire le conoscenze teoriche e l’approccio pratico necessari alla gestione sostenibile dei rifiuti organici e delle biomasse di scarto, per la costruzione di filiere innovative in un’ottica di economia circolare.
Il professore Fausto Elisei, pro rettore vicario dell’ateneo perugino, ha sottolineato: “C’è l'esigenza di dare una risposta ad attività specifiche, legate all’economia circolare che è una delle pratiche più importanti perché, in prospettiva, sono quelle che possono attuare anche un’innovazione nella produzione, nello smaltimento dei rifiuti, nell’attività produttiva del nostro Paese”.
L’iniziativa è frutto del Centro Interistituzionale di Studi e Alta Formazione in materia di Ambiente, Cisafa, che è stato istituito dall’Università e dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale, Arpa.
“Cercheremo di portare all'interno di questo corso - ha evidenziato il professore Giovanni Gigliotti, direttore del dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale - le esperienze maturate nella ricerca soprattutto negli ultimi anni”.
“Il corso è finalizzato a fornire le conoscenze teoriche e l’approccio pratico riguardanti la gestione sostenibile di sottoprodotti e biomasse di scarto, per la costruzione di filiere innovative in un’ottica di economia circolare - ha aggiunto la coordinatrice professoressa Debora Puglia -. Ha pertanto l’obiettivo di essere una risorsa sia per i professionisti e gli operatori pubblici chiamati ad operare nei processi di mutamento introdotti dagli obiettivi dell’economia circolare sia per i neolaureati, con la costruzione di nuovi profili professionali specializzati”.
E ancora: “Le conoscenze e le capacità teorico-pratiche che saranno acquisite al termine del corso, prevedono tra l’altro l'approfondimento del piano d'azione europeo per l'economia circolare, le possibilità di recupero, riciclo e valorizzazione di scarti e prodotti organici a fine vita per la rigenerazione dei suoli, la preparazione di prodotti farmaceutici, nutraceutici e cosmetici, le tecniche di fitorimedio e plastificazione, e l’analisi di casi studio portati da aziende, con la relativa valutazione dell'impatto ambientale” ha concluso la professoressa Puglia.