VISTI PER VOI “Ben Hur”, ovvero l’arte di arrangiarsi travestendosi da centurione
Nell’antica Roma? No: nella Roma di oggi. La riprova la offre la messa in scena della Compagnia Canguasto al Teatro Franco Bicini, per la regia di Mariella Chiarini
“Ben Hur”, ovvero l’arte di arrangiarsi travestendosi da centurione. Nell’antica Roma? No: nella Roma di oggi. La riprova la offre la messa in scena della Compagnia Canguasto al Teatro Franco Bicini, per la regia di Mariella Chiarini.
Sulla scena un tris di attori che rendono normale l’eccezionalità. Mariella Chiarini in grande spolvero nel ruolo della casalinga disperata che, per tirar su le disastrate finanze familiari, effettua prestazioni al telefono erotico, simulando sdilinquimenti ed eccitazioni fasulle, mentre opera al tavolo da stiro.
Il fratello è colui che cerca di rimediare qualche euro, travestito da centurione e offrendosi a svogliati turisti, desiderosi di farsi immortalare vicino all’“antico romano”… per qualche spicciolo in più.
A risolvere la situazione, un ingegnere russo irregolare e tuttofare. Sarà lui a rimettere in sesto gli affari, prestandosi a turni massacranti, costruendo una biga per attirare più clienti, a tinteggiare, potare, riparare motori: insomma, un tuttofare con le mani d’oro. Le cose sembrano andare per il verso, quando ci si mette di mezzo un impiccio sentimentale, una reazione imprevista, una decisione definitiva.
Ho visto la pièce di Gianni Clementi al Mengoni con attori professionisti (Nicola Pistoia, Paolo Triestino e Elisabetta De Vito), e anche in trasposizione cinematografica, ma questa versione perugina non ha nulla da invidiare alle precedenti.
Mariella Chiarini è esilarante e tragica. Sergio Formica (il fratello) è carogna e spaccone, ma anche fragile e perdente nato. Paolo Braconi (l’immigrato irregolare) eccelle in una mistilingua divertente, capace di virare nel dramma. Da vedere fino al 2 dicembre. Per ridere e riflettere.
