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Università di Perugia, speciale ricerca: "I limiti dell'umano e le biotecnologie"

Il 23 gennaio, alla Sala dei Notari di Perugia alle 17, la tavola rotonda conclusiva della Winter School del Dottorato in Biotecnologie dell'Università degli Studi di Perugia

“Argomenti trasversali e una Winter School strutturata come un piccolo congresso, interamente in inglese, con un terzo dei docenti che proviene dall'estero. Questa è la sesta edizione della Winter school del Dottorato in Biotecnologie dell'Università degli Studi di Perugia, un lavoro corale realizzato da una squadra di docenti partita sei anni fa”. A spiegarlo è il professor Gianluigi Cardinali del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Perugia.

Il 23 gennaio, alla Sala dei Notari di Perugia alle 17, si terrà la tavola rotonda conclusiva. L'ultima giornata, con un'apertura interdisciplinare. Il titolo è esplicativo: “I limiti dell'umano e le biotecnologie”. Al tavolo la professoressa Flavia Marcacci della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Lateranense, il professor Duccio Cavalieri del Dipartimento di Biologia dell'Università di Firenze, monisgnor Tomasz Trafny del Pontificio Consiglio della Cultura e due docenti dell'Università degli Studi di Perugia: il professor Luca Gammaitoni del Dipartimento di Fisica e Geologia e la professoressa Assuntina Morresi del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologia dell'Università di Perugia.  A moderare l'incontro il professor Cardinali: “Vogliamo che i dottori di ricerca in biotecnologie - spiega - abbiano competenze tecniche e allo stesso tempo vaste conoscenze culturali, che siano capaci di uscire dal laboratorio e confrontarsi con il mondo. La tavola rotonda, come il resto della scuola serve a questo scopo oltre che a portare temi ampi e alti all’attenzione delle nostra città”.

E ancora: “Faremo confrontare sui limiti dell'umano due filosofi, un fisico, un biologo e un chimico che è anche membro del Comitato Nazionale di Bioetica”. Perché, sottolinea il professor Cardinali, “le biotecnologie hanno sottolineato i limiti dell'essere umano, in senso attivo e in quello passivo”.

Qualche anticipazioni: “Parleremo, tra le altre cose, del rapporto tra il microbioma e le diverse funzioni umane, che aprono anche a questioni di filosofia morale”. Oppure “l'utilizzo delle biotecnologie nella sensoristica e come cambia la coscienza di sé” e “i limiti nell'utilizzo delle parti del corpo nell'essere umano”. Nuove frontiere che suscitano domande antiche, sempre attuali.

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