L'Umbria esorcizza la paura del terremoto con un evento tutto da vivere: appuntamento a Preci
Si intitola “Balla la terra” e avrà per protagonista la musica tradizionale delle regioni del cratere del terremoto del Centro Italia la quinta edizione di “Tradizioni di maggio”, dal 26 al 28 maggio a Preci, una delle aree colpite dagli eventi sismici del 2016 e che proprio alla musica e alla cultura tradizionale dal 2010, per quattro anni, aveva dedicato un festival di successo. “Dopo il sisma – ha detto il sindaco di Preci, Pietro Bellini, presentando stamani il programma nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Donini – abbiamo voluto riproporre il festival con un valore aggiunto, racchiuso anche nel titolo forte ‘Balla la terra’. La terra ‘balla’ e vogliamo ballare anche noi, quale segno di rinascita e della voglia di ripartire. Con questa manifestazione vogliamo tracciare una linea di demarcazione fra l’evento sismico, la fase emergenziale dalla quale siamo usciti, e il percorso di ritorno alla normalità su cui ci siamo avviati”.
“Saranno quattro le regioni che ‘ballano’ – ha specificato – Oltre all’Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo, legate da cultura, valori tradizionali, radici e dalla volontà di ricostruire, guardando oltre il terremoto. Il festival – ha aggiunto – offrirà l’occasione per venire in Umbria e conoscere da vicino la realtà dei nostri territori, di Norcia, Preci e Cascia, che stanno ripartendo e hanno bisogno del sostegno dei visitatori. ‘Tradizioni di maggio’ è il punto di partenza di una serie di iniziative legate alla tradizione e alla cultura, per invitare alla riscoperta del territorio e dei suoi tesori d’arte, dei suoi saperi e dei suoi sapori. Da parte della comunità c’è stata una reazione forte – ha proseguito – con le attività locali che si stanno adoperando al meglio per la riuscita della manifestazione. A disposizione anche spazi e strutture per mangiare e dormire”.
Il sindaco di Preci ha voluto ringraziare “in particolare la Regione Umbria, per il determinante sostegno che ha consentito la realizzazione di questa quinta edizione del Festival”, insieme al “Cedrav, a Sonidumbra e a tutti coloro che con il Comune di Preci hanno messo in piedi questa straordinaria manifestazione che, ci auguriamo, abbia grande successo”.
“Balla la terra” è “un modo per cantare, ballare, ma anche esorcizzare la paura del terremoto, presente nella storia di questa zona – ha sottolineato il responsabile artistico del Festival, Marco Baccarelli – A Preci si ritroveranno tutti i soggetti che ruotano attorno al folk, dai gruppi spontanei ai cantori tradizionali delle serenate, dai musicisti professionisti agli accademici universitari: la formula più efficace per valorizzare il territorio con le vecchie e nuove tradizioni”.