L'altra Umbria Jazz, quella fucina della Berklee perugina: "Qui si cresce con la musica"
Perugiatoday.it ha intervistato un giovanissimo studente dei seminari della Berklee, Filippo Comin, per dar voce all'altra faccia del festival, che non è solo concerti ed eventi, ma studio e preparazione
Il festival, inoltre, rappresenta una ghiotta occasione soprattutto per quei giovani musicisti che si stanno formando, a conferma di una volontà; continuare a produrre qualità artistica a partire dalla formazione.Ne abbiamo parlato con un giovanissimo studente dei seminari della Berklee, Filippo Comin, per dar voce all’altra faccia del festival, che non è solo concerti ed eventi, ma studio e preparazione.
Che strumento suoni? “Suono e studio il basso, dall’età di 12 anni. Alle Clinics studio con il maestro Fernando Huergo".
Data la tua giovane età, che cosa ha rappresentato per te, frequentare i corsi di una delle scuole di musica più rinomata? “Una preziosissima esperienza. Dal punto di vista artistico, è stato un arricchimento profondo; i nostri insegnanti hanno curriculum eccellenti, sono tra i migliori al mondo, e sono ovviamente insegnanti al Berklee College. Inoltre, i corsi che facciamo, ci danno modo di imparare un vero e proprio metodo di studio. E questo è fondamentale. Chi accede ai corsi, ha già superato un audizione per attestare la padronanza dello strumento. Poi, un ulteriore esame per verificare il livello di ognuno. Ma per andare avanti è necessario apprendere un metodologia di lavoro. E questo è l’insegnamento più importante”.
Che tipo di clima artistico respirano i giovani come te, all’interno di un evento così importante? “Stimolante, e poi c’è un enorme scambio umano, stai a contatto con persone che condividono la tua stessa passione, assisti ai concerti dei tuoi insegnanti… Donna McElroy e Larry Monroe, ad esempio, si esibiscono quasi tutti i giorni ai Giardini Carducci. Ed è interessante vedere come gli insegnanti si confrontano con il palco. In più abbiamo i pass per vedere tutti i concerti.. John Legend, e Chick Corea non vedevo l’ora di vederli”.
Come si articolano i corsi? “Tutti i giorni lezioni di teoria e pratica, e concerti di musica da esemble".
Vuoi diventare un musicista da grande? “Mi piacerebbe, ma ho anche altri piani, come iscrivermi all’università".