Diario di Palco e Piazza a Umbria Jazz: chi aspetta la Krall, chi di uscire dalla crisi, chi l'allegria

DIARIO DI PALCO E PIAZZA 5 LUGLIO 2013

Umbria Jazz compie oggi - 5 luglio - quarant'anni e la splendida città etrusca – capoluogo dell'Umbria- si offre ancora come palcoscenico privilegiato atto ad ospitare il più importante festival jazzistico italiano. Da oggi fino a domenica 14 Luglio potremmo assistere al curatissimo cartellone scelto  per il quarantennale della Kermesse; una sfilata di importanti nomi del jazz internazionale (Diana Krall, Jeith Jarrett, John Leggend, solo per citarne alcuni) a riconferma (se mai ce ne fosse bisogno) dell'azzeccato connubio tra una cornice storico-culturale antichissima, Perugia,  e la popolarità ormai affermata ad un pubblico esteso della musica Jazz.

Quest'anno, più che mai, si tenta di tornare al filone purista del Jazz, discriminato un po' negli anni da scelte di carattere generalista con i vari sconfinamenti nel pop rock, nel blues, nel soul, e nel rithm 'n' blues. Una buona scommessa. Persino le stradine del centro storico, solitamente assonnate prima del grande evento, pare  evochino lontani fantasmi musicali, antiche tracce, presenze dei grandi nomi che negli anni hanno solcato quelle stesse strade, quelle vie. Sarah Vaughen , Joao Gilberto, Gilberto Gill.  James Brown, hanno inebriato la città di note e colori per sempre impressi nel profilo di questa città, che come un'orgogliosa fenice, risorge- o riparte- proprio da quelle gloriose memorie, continuando ogni anno, a tracciare la mappa di un percorso artistico ideale che non ha euguali in tutto lo stivale.

IL PROGRAMMA E LA PRESENTAZIONE DELL'EDIZIONE DEL 40ENNALE DI UMBRIA JAZZ

Il caleidoscopico motore del festival, voluto da Carlo Pagnotta nel 1973, deborda dal confine della classica fruizione di un concerto live; innesta altre marce. Altri ingranaggi. Una costante ricerca verso un salvifico sforzo di assurgere a paradigmi quasi etici l'amore per il Jazz, il tema dell'integrazione multirazziale, la scoperta, il viaggio verso il diverso. Valori sintomatici di anni di contestazioni, questo si, che nel tempo, sensibile ai mutamenti culturali, ne hanno modificato in parte l'espressione, Ma in parte no. Per quanto sia un perfetto ingranaggio buisnessiano e macchinolento, basti osservare le 12 ore di musica non stop ai Giardini Carducci per capire quanto l'amore smuova la terra, ubriachi l'aria e calmi i sensi.
Dall'una di oggi pomeriggio fino all'una di notte, per tutta la durata dell'evento, un variegato mosaico musicale GRATUITO si comporrà ora dopo ora nel palco dei giardini Carducci con “STEFANO MILICONE GROUP, SARAH MCKENZIE, ALLAN HARRIS QUINTET, ROCKIN' DOPSIE E THE ZYDECO TWISTER, LARRY MONROE.

MINIMETR0' APERTO FINO ALLE 1,45 DAL 5 AL 23 LUGLIO

IL PUNTO DI VISTA
Ma Umbria Jazz non è solo musica. E di tutt'altro respiro sembra vivere l'attesa della manifestazione chi, del centro storico, ne vive di quotidiano lavoro. Quella rete visibile e attenta al cittadino, che offre ristorazione, servizi  bar, negozi di vario genere, come affronta Umbria jazz?

Lo abbiamo chiesto direttamente ai gestori e proprietari, in esclusiva per voi.
Al bar TURRENO, situato in piazza Danti, non c'è grande fervore di iniziative, quanto una realistica convinzione che la crisi abbia colpito anche Umbria Jazz con un calo, negli ultimi 5 anni, abbastanza importante. “ Ma gli orari di chiusura saranno molto più flessibili, e la regolamentazione di non servire alcolici dopo l'una di notte, per 10 dieci giorni sarà prolungata alle 3”.
Al DEMSEY'S, famoso pub frequentato per lo più da giovani stranieri e studenti, le preoccupazioni sul calo del fatturato non scoraggiano però ad offrire un servizio in più. “ L'orario di apertura sarà anticipato alle 14 piuttosto che alle 17, e solo per Umbria Jazz, offriremo un buon aperitivo a buffet.
Aspettative? Che la gente si fermi più di 2  o tre giorni nella nostra città!”.
Azione anticrisi da Andrei, il negozio d'abbigliamento lungo corso Vannucci. Quasi ogni sera aperitivo a tema a prezzi modici, ma senza mortificare la qualità del prodotto. Si parte domani con L'AperiPorc: porchetta artigianale, panino e calice di vino a 5 euro.
Da CESARINO, il ristorante ultra trentennale alle spalle della fontana Maggiore, spera in una ripresa economica che il festival ha risentito soprattutto di recente. Senza modificare la carta di un menù che è sempre stato attento alle eccellenze della nostra terra.

IN VETRINA
Come non celebrare un grande compleanno con una grande voce del Jazz internazionale?
Alle 21,30, all' Arena Santa Giuliana, una Diana Krall più in forma che mai presenterà la sua ultima fatica “Glad Rag Doll”. Sofisticata ed etera, consapevole di un Grammy vinto a neanche 38 anni di età, e sensibile ad un jazz classico ma non ortodosso, sa farsi apprezzare anche ad un pubblico giovane per il suo approccio dolce e nobile al pianoforte e la sua voce “cool, intimate and graceful”.

Aspettando Umbria Jazz..
 Ubicato nella bellissima piazza IV Novembre ,il palco principale giace silente e placido in attesa dell'accensione delle luci. Una fortezza di tubi in acciaio che custodisce gelosamente gli ultimi echi, gli applausi delle folle. Ancora dorme ma fra qualche ora si sveglierà, con il ruggito di un accordo. Con l'accensione di un amplificatore. Ma lasciamolo ancora un po' dormire, poi tutto si sveglierà. Nomi passati, volti nuovi si immergeranno nel crocevia della Kermesse quasi a fomentare un bisogno di musica e divertimento che anno dopo anno non cenna a placare. E questo è il migliore augurio.