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Tra sacro e profano, Lorenzo Fonda all’Artemisia... molto più di una mostra

“Un pittore grande che dipinge in grande” lo ha definito Vittorio Sgarbi. E la visita alla Galleria più bella della città lo conferma

“Tra sacro e profano”, Lorenzo Fonda all’Artemisia: molto più di una mostra. “Un pittore grande che dipinge in grande” lo ha definito Vittorio Sgarbi. E la visita alla Galleria più bella della città lo conferma.

Ma stavolta Giuseppe Fioroni, infaticabile promoter d’arte e di cultura, ha voluto punteggiare l’esposizione con una serie di eventi che vedono Fonda al centro della storia del mondo artistico latamente inteso.

Ben tre le occasioni che getteranno luce sulla vita e le relazioni artistiche di Fonda. Il 21 aprile, alle 18:00, verrà proposto il tema dell’amicizia del pittore con Alberto Burri e con l’attore Giorgio Albertazzi, da Fonda assistito come medico personale, oltre che amico e complice di avventure teatrali con memorabili scenografie. Il 5 maggio, l’amicizia e il lavoro con re Hussein e la regina Noor di Giordania, per i quali Fonda realizzò ritratti e affreschi. Infine, il 19 maggio, Fonda presenterà filmati inediti che raccontano la scoperta della tomba etrusca dei Cutu, al Toppo di Monteluce, nel terreno di proprietà della moglie Sofia. Parlerà anche del grandioso progetto di decorazione degli intradossi della chiesa di Monteluce. Progetto lungamente carezzato, approvato da autorità laiche e religiose, ma inspiegabilmente contrastato da critici “criticoni” che hanno dichiarato guerra alla straordinaria iniziativa.

Dunque, un complesso di iniziative che faranno luce non solo all’arte, ma alla cultura e alla storia di un artista, incorniciato da successi e avventure aventi carattere di eccezionalità.

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